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Il governo accelera: «Obbligo vaccini in tutte le scuole. Si discuta il Ddl»

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Fretta, accelerazione, marcia ingranata, tappe bruciate, come se fosse in atto un’emergenza nazionale di cui però i dati non supportano l’esistenza. La ministra della Salute preme perché passi a tempo record una legge che impedisca a bambini e ragazzi non vaccinati di frequentare la scuola dell’obbligo. Il paese si divide e si accapiglia. Ma le emergenze vere non sono forse altre?
La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, preme l’acceleratore e annuncia di avere già presentato al Consiglio dei ministri il disegno di legge che dovrà impedire l’accesso alla scuola dell’obbligo di bambini e ragazzi non vaccinati o non regola con tutte le vaccinazioni obbligatorie. Ma non solo: annuncia anche che estenderà l’obbligo di legge ad altre vaccinazioni ora facoltative. Sono ormai moltissimi i cittadini che si chiedono quale sia la ragione dietro questa fretta, stante l’assenza di una reale emergenza epidemiologica tra la popolazione infantile, come è emerso dai dati reali sulla circolazione delle malattie per le quali sono disponibili vaccinazioni.
“Ho pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero”, ha dichiarato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin.Il testo avrebbe suscitato dubbi al Ministero dell’Istruzione, che ha diffuso un comunicato: “In data 7 febbraio 2017 si è svolto un incontro tra la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e la ministra della Salute Beatrice Lorenzin – spiega il testo – In tale incontro la ministra Fedeli si è espressa per la tutela di bambine e bambini, e quindi per l’obbligatorietà delle vaccinazioni, sottolineando però che si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione”. Ed è proprio su questo delicatissimo punto che “il Miur e il Ministero della Sanità stanno lavorando da oltre due mesi, perché è evidente che per la ministra Fedeli, come per la ministra Lorenzin, i due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione, devono essere entrambi garantiti”.
La notizia ha destato polemica, critiche e divisioni, anche perché nella maggioranza dei paesi europei non vige l’obbligo vaccinale.Intanto il Codacons va all’attacco: «Qualsiasi legge nazionale che introdurrà in Italia l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo sarà impugnata dal Codacons in sede comunitaria, fino alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Impedire l’accesso di bambini e ragazzi ad asili e scuole è assolutamente illegale, perché viola un diritto costituzionale fondamentale come quello dell’istruzione, e qualsiasi norma che va in questa direzione è destinata a cadere – spiega il presidente Carlo Rienzi – Introdurre l’obbligo della vaccinazione come requisito per l’accesso alle scuole senza prima mettere a disposizione delle famiglie i vaccini obbligatori in forma singola, rappresenta una violenza che sarà portata dinanzi la Corte Europea dei diritti dell’uomo”.

Ricordiamo il convegno nazionale

che si terrà a Firenze il 3 giugno dal titolo

“Libertà di cura: una scelta europea. Come esercitare la cittadinanza consapevole in materia di salute” QUI il programma

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