Il governo Monti sopprime l’Inran
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L’INRAN da diversi anni svolge attività di ricerca, informazione e promozione nel campo degli alimenti e della nutrizione ai fini della tutela del consumatore e del miglioramento qualitativo delle produzioni agro-alimentari. Un istituto importante per l’Italia, che ha fatto della dieta mediterranea il fiore all’occhiello del suo sistema agroalimentare e un avamposto per la prevenzione delle malattie e il mantenimento della salute.
Il fatto grave, come sottolinea Roberto La Pira sulle pagine de Il Fatto Alimentare, è che adesso il paese della Dieta Mediterranea rimane senza istituti di ricerca che si occupano di nutrizione. “Purtroppo questa scelta è stata fatta seguendo logiche di lobby, per cui si sono stati salvati enti meglio collegati alla realtà politica e si è sacrificata una realtà senza appoggi che svolgeva un ruolo pubblico importante.”
“Chi ha partecipato alle poche riunioni presso il Ministero dell’Agricoltura in cui si è discusso del problema si è reso conto di avere di fronte persone molto ferrate sulle mucche e sulle sementi, ma poco disponibili a capire il ruolo decisivo del cibo e dell’alimentazione. La decisione è pesante anche perché all’interno di altri ministeri non esistono figure di riferimento in grado di portare avanti un discorso nutrizionale. I politici e i ministri che sbandierano in tutto il mondo il made in Italy, non si rendono conto che d’ora in poi dovranno muoversi senza un supporto scientifico. Insomma in futuro il made in Italy a tavola vedrà forse qualche salsiccia e qualche formaggio in più, ma non ci sarà più chi spiegherà perchè il tutto va consumato con moderazione e intelligenza”.