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Il monossido da traffico “ammazza” il cuore

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Anche piccole quantità di monossido di carbonio potrebbero essere fatali, alterando il ritmo del cuore. Lo studio della University of Leeds è stato pubblicato sulla rivista ‘American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine’.
Anche piccole quantità di monossido di carbonio potrebbero essere fatali, alterando il ritmo del cuore. Lo studio della University of Leeds è stato pubblicato sulla rivista ‘American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine’. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di monossido di carbonio presenti nel traffico pesante potrebbero interferire con il sistema con cui il cuore “riparte” dopo ogni battito. Tuttavia gli scienziati hanno mostrato che un comune farmaco per l’angina potrebbe invertire gli effetti di questa condizione. In particolare gli studiosi hanno scoperto che anche bassi livelli di monossido di carbonio tengono i canali del sodio, importanti per controllare il battito cardiaco, aperti per troppo tempo: questo danneggia il ritmo del cuore fino al punto di rischiare la morte. Gli scienziati hanno studiato gli effetti del monossido di carbonio sui topi, in quantità equivalenti a quelli di una normale situazione di intenso traffico metropolitano.

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