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Iperattivo o ipercompresso? Lo yoga e i suoi figli

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Rilassa, scaccia l’ansia, domina le paure, aiuta a ritrovare l’equilibrio psicofisico: lo yoga è una preziosissima disciplina orientale che aiuta gli adulti ma fa anche molto bene ai più piccoli che sempre più spesso si ritrovano a fare una “vita da grandi”.
Spesso i  ritmi della vita odierna li costringono ad oltrepassare i limiti dei cicli naturali del corpo, gli stimoli eccessivi (soprattutto della mente) accelerano, stravolgono e rendono esasperato ciò che vorrebbe essere spontaneo. Viviamo sempre meno l’alternarsi dei ritmi di attività e riposo e il progressivo allontanamento dalla natura stessa ci ha fatto dimenticare che la vita scorre, non si consuma.
L’unico compito del rilassamento nello yoga è quello di restituire al bambino il diritto alla pace, al contatto, è quello di riconnettersi con il saggio pulsare della creazione che è dentro ognuno di noi, in uno spazio circolare fatto di infinite albe e tramonti (e non di minuti da contare o di impegni da rispettare!!).
L’approccio di un bambino allo yoga è molto diverso da quello di un adulto: i bambini hanno tempi più veloci e più brevi, non amano la monotonia, sono attenti solo a ciò che li interessa, li stimola, li incuriosisce. Loro sono l’azione stessa, immaginare non è sognare ad occhi aperti, quando i bambini “fanno” una posizione di un animale (per esempio la posizione del serpente) loro “sono” quell’animale.
I bambini sperimentano attraverso tutti i sensi; il loro corpo, libero dal giudizio della morale, è vissuto con intensità; in un clima di amore e fiducia esprimono liberamente profonda gioia, autentico entusiasmo, infinito stupore; è il piacere a condurli alla conoscenza di sé, degli altri e del mondo.Lo yoga regala loro una possibilità in più per vivere, esprimere, celebrare questo unico ed irripetibile miracolo di un essere umano che si sta realizzando.
Prepararsi alla pratica
RITUALI. I rituali comunicano un senso di sicurezza, appartenenza e protezione. Il rituale fa emergere senso, valore, esperienza riporta alle radici della nostra anima e aiuta a vivere nel mondo. Per esempio il suono delle campanelle all’inizio come scelta di partecipare allo yoga e alla creazione di uno spazio particolare o il rituale di saluto nel cerchio come momento di condivisione e fiducia.
RITMO. L’incontro ha sempre lo stesso ritmo: inizia con i rituali di apertura, si svolge attraverso la pratica, si sviluppa grazie al gioco, integra la nuove scoperte nel corpo attraverso il rilassamento, si esprime nel disegno per terminare con i rituali di chiusura.
MOVIMENTO. La lezione ha iniziio in genere con esercizi che soddisfano la necessità di movimento, di scaricare le energie in eccesso. Possono essere di espressione spontanea (siamo l’albero che cresce..) o guidati utilizzando anche il supporto della musica e di ritmi particolari.
ASANA. Gli esercizi sono dinamici (mimiamo gli animali, raccontiamo una storia con il corpo) senza pretendere il controllo del respiro. Grande importanza è data all’auto ascolto e al rispetto del proprio corpo.

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