L’associazione Isde-Medici per l’Ambiente chiede una immediata moratoria riguardo all’estensione generalizzate della vaccinazione influenzale sollecitata dal Ministero della Salute e agli obblighi introdotti da alcune Regioni. «Una vaccinazione antinfluenzale generalizzata non è basata su prove scientifiche adeguate – dice Isde – e l’obbligo, già anticipato in alcune regioni, appare improprio dal punto di vista scientifico, giuridico ed etico».
«Abbiamo letto con sorpresa che, in previsione della complessa situazione infettivologica che potrebbe venirsi a creare nel prossimo autunno – inverno per l’insorgenza dell’influenza stagionale e della possibile ripresa di Covid 19, il Ministero della Salute nella Circolare del 5 giugno 2020 raccomanda un’
estesa vaccinazione antinfluenzale che coinvolga anzitutto le seguenti categorie: bambini oltre 6 mesi, anziani oltre 65 anni, donne in gravidanza, sanitari. Tali raccomandazioni in alcune regioni si stanno già trasformando in obblighi, e ciò suscita notevole sconcerto da parte di Associazioni Mediche e di Riviste scientifiche
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La principale motivazione avanzata per l’estensione della vaccinazione è l’ipotesi che la maggior copertura vaccinale contro l’influenza sarebbe vantaggiosa nel “semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid19 e Influenza”.
ISDE Italia ritiene che:
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la motivazione addotta sia debole e basata su ipotesi non validate in modo adeguato (l’efficacia della vaccinazione si aggira tra il 30 e il 40%): inserire una variabile quale l’incremento della vaccinazione antinfluenzale potrebbe viceversa aumentare anziché diminuire il “rumore di fondo”, con il rischio che i vaccinati pensino, al sorgere di un po’ di febbre o al primo starnuto, di essere affetti da Covid19.
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una vaccinazione antinfluenzale generalizzata alle suddette categorie non è basata su prove scientifiche adeguate e – al di fuori di specifiche categorie a rischio – ancora non si dispone di un chiaro rapporto favorevole costi/benefici né rischi/benefici.
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l’obbligo, già anticipato in alcune regioni, appare improprio dal punto di vista scientifico, giuridico ed etico e probabile causa di logoranti contenziosi.
ISDE Italia pertanto, in attesa di avere prove più chiare da ricerche con disegni di alta validità, indipendenti da sponsor commerciali e condotte da ricercatori senza relazioni finanziarie con i produttori, auspica una moratoria su estensioni generalizzate della vaccinazione antinfluenzale e sugli obblighi disposti da alcune Regioni e auspica che:
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la politica si impegni ad assicurare un ambiente antidogmatico favorevole a un dibattito scientifico libero, non basato sul “principio di autorità” ma sulle migliori prove ad oggi disponibili, trasparente, esente da conflitti d’interessi.
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si apra un confronto approfondito nelle sedi scientifiche e istituzionali dedicate, a livello nazionale e regionale, senza chiusure pregiudiziali, se possibile indicendo una Conferenza di Consenso aperta a un libero confronto di posizioni scientifiche, che metta al tavolo tutti i soggetti competenti e portatori di interessi.
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la vaccinazione antinfluenzale continui a essere offerta in modo gratuito a categorie a rischio e quando liberamente richiesta, purché tutti siano informati in modo completo ed equilibrato delle incertezze scientifiche esistenti, per consentire un vero consenso informato, principio cardine per qualsiasi intervento sanitario».