«Finanzia la verità» è lo slogan con cui l’Associazione italiana Elettrosensibili sta raccogliendo fondi sulla piattaforma di crowdfunding Eppela da devolvere all’Istituto Ramazzini per terminare di finanziare un ampio studio sugli effetti delle radiofrequenze sulla salute. Aiutiamoli!
«La diffusione della tecnologia wireless espone la popolazione in modo massiccio e crescente, ai campi elettromagnetici di alta frequenza (RadioFrequenze RF), che creano un inquinamento ambientale pervasivo, invisibile e pericoloso»: a parlare è l’Associazione Italiana Elettrosensibili che sta aiutando l’Istituto di ricerca Ramazzini di Bologna a raccogliere i fondi necessari per terminare di finanziare un ampio studio sugli effetti delle radiofrequenze sulla salute..
«Per tutelare la salute pubblica è necessario che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), afferente all’OMS, riclassifichi in modo più severo le RF, per permettere l’adozione di misure atte a ridurre l’elettrosmog e le patologie ad esso correlate – prosegue l’appello – Nel 2011 lo IARC, in mancanza di studi sperimentali su animali, ha classificato le RF come possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B) . Di recente, il National Toxicology Program (NTP), ente Federale Usa a tutela della salute, ha pubblicato i risultati conclusivi di un importante studio sperimentale condotto su cavie. L’intensità delle emissioni usate è stata stabilita al fine di riprodurre gli effetti dei telefoni cellulari sulla salute umana. L’Istituto Ramazzini di Bologna ha replicato lo studio Usa pubblicando i primi risultati nel marzo 2018».
«Nello studio italiano i livelli di esposizione usati sulle cavie sono mille volte inferiori rispetto a quelli dello studio Usa al fine di mimare l’impatto dell’esposizione umana alle RF emesse dalle stazioni radio base di telefonia mobile. Tali livelli di esposizione rientrano negli attuali limiti di legge. Entrambi gli studi hanno rilevato aumenti statisticamente significativi dello stesso tipo di tumori maligni del cuore, nei ratti maschi, e del cervello, nelle femmine. La relazione tra esposizione alle RF e insorgenza di alcuni tipi di tumore, confermata dai suddetti studi, permetterà una riclassificazione delle RF come probabile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2A) o come cancerogeno certo (Gruppo 1). Ma per procedere a una valutazione completa è necessario disporre del report finale di entrambi gli studi. L’NTP lo ha pubblicato l’1/11/2018, mentre quello del Ramazzini è ancora in corso e procede lentamente per mancanza di fondi».
«Per completare il suo studio il Ramazzini ha necessità di reperire almeno € 50.000 poiché gli sponsor iniziali, Regione Emilia-Romagna e Arpa-e, non hanno più sostenuto la ricerca – prosegue l’appello – L’ Associazione Italiana Elettrosensibili ha dunque avviato una raccolta fondi per sostenere la ricerca del Ramazzini. Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono interessati alla tutela della salute affinché diano sostegno all’iniziativa».
E sabato 2 Marzo 2019 a Vicovaro (Roma) si terrà il 1° meeting nazionale dell’alleanza ‘Stop 5G’. L’evento avrà come titolo “#Stop 5G – Emergenza politica di precauzione’.
Per saperne di più
L’elettrosmog è un pericolo per la salute? «Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per dimostrarlo». Il
libro confuta quest’assioma stereotipato, fondato su ricerche superate di dubbia indipendenza, e offre una panoramica dei rischi prodotti dai campi elettromagnetici dei più moderni strumenti tecnologici.
L’autore, il giornalista
Maurizio Martucci, indica i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, patita da un numero sempre più grande di cittadini invisibili, costretti alla fuga da città e modernità.
Nel libro sono raccolte le testimonianze dei malati, le storie di suicidi e dell’insorgenza di patologie tumorali, e le sentenze shock che stabiliscono il nesso telefonino=cancro; vengono raccontati i lati oscuri dell’elettrosmog e svelate le incongruenze, le distorsioni metodologiche e i conflitti d’interesse alla base del cosiddetto fronte negazionista. Capitoli molto importanti sono inoltre dedicati alle più efficaci terapie elettrodesensibilizzanti, che vengono in aiuto per cercare di ridurre l’impatto dei campi elettromagnetici sugli esseri umani.
Un libro inchiesta fondamentale per una corretta informazione e per chiedere ai cittadini e alle istituzione una presa di coscienza dei rischi dell’elettrosmog in nome del Principio di Precauzione.