L’Agenzia europea del farmaco Ema ha sbloccato ieri il vaccino Covid di AstraZeneca, che era stato temporaneamente sospeso in più di mezza Europa per segnalazioni di morti sospette dopo la somministrazione e presunti eventi avversi gravi. Norvegia e Svezia hanno annunciato che per ora non riprenderanno la somministrazione. La Francia lo raccomanda solo oltre i 55 anni.
L’Agenzia europea del farmaco Ema ha sbloccato ieri il vaccino Covid di AstraZeneca, che era stato temporaneamente sospeso in più di mezza Europa per segnalazioni di morti sospette dopo la somministrazione e presunti eventi avversi gravi.
Secondo l’EMA, dunque, continua a non esserci, malgrado le segnalazioni avanzate, un aumento di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate e nella sua nota diffusa ha affermato che «i benefici superano i rischi».
Ma l’EMA, come riporta anche l’agenzia di stampa AdnKronos, aggiorna comunque le informazioni rivolte agli operatori sanitari. «Informazioni che verranno comunicate direttamente a chi prescrive, distribuisce o somministra il prodotto-scudo. “Casi di trombosi e trombocitopenia, alcuni dei quali si presentano a livello di vena mesenterica o vena cerebrale/seno venoso cerebrale – spiega l’ente regolatorio Ue ai camici banchi – sono stati segnalati in persone che avevano recentemente ricevuto il vaccino Astrazeneca Covid-19, verificatisi per lo più entro 14 giorni dalla vaccinazione. La maggior parte delle segnalazioni riguardava donne sotto i 55 anni, sebbene alcune di queste segnalazioni possano riflettere una maggiore esposizione di questi soggetti, in base alle categorie alle quali si rivolgono le campagne vaccinali nei diversi Stati membri”. “Il numero di” questi eventi rari “segnalati supera quelli attesi e la causalità, sebbene non confermata, non può quindi essere esclusa – avverte l’Ema – Tuttavia, data la rarità degli eventi e la difficoltà di stabilire l’incidenza di base poiché la stessa Covid-19 sta portando a ricoveri con complicanze tromboemboliche, la forza di qualsiasi associazione è incerta”».
L’agenzia Askanews aggiunge che «l’indagine (di EMA, nda) ha rilevato alcuni eventi sospetti di condizioni rare, con combinazione di trombosi e di trombocitopenia (basso livello di piastrine nel sangue) e sanguinamento, che potrebbero essere invece legati proprio alla vaccinazione, e su cui l’Agenzia ha annunciato che continuerà a indagare. Si tratta di due sindromi, chiamate CID e CVST, ovvero rispettivamente “Coagulazione intravascolare disseminata” (formazione di piccoli coaguli in diversi vasi sanguigni) e “Trombosi cerebrale dei seni venosi” (un’ostruzione dei vasi che trasportano il sangue dal cervello verso la vena giugulare interna)».
«Un altro elemento che sarà esaminato nell’indagine riguarda le persone che hanno già contratto il Covid-19 – prosegue Askanews – perché “sappiamo che queste persone possono sviluppare sindromi tromboemboliche più tardi”, ha detto Straus. “Il Prac considera anche – ha aggiunto – che è molto importante che il personale medico e le persone che vanno a vaccinarsi siano consapevoli di questi possibili eventi avversi, e che possano identificare eventuali segni o sintomi che possano apparire dopo la vaccinazione. Perciò il Comitato raccomanda di aggiungere un’avvertenza al riassunto delle caratteristiche del prodotto o al foglietto illustrativo” dei vaccini, “con una descrizione di questi casi, in modo che questa informazione possa essere fornita al personale sanitario e al pubblico”. E nel suo comunicato di oggi sui risultati dell’indagine, l’Ema raccomanda di diffondere una serie di informazioni per il pubblico, in cui si avverte il paziente di cercare immediatamente assistenza medica “se si verifica uno dei seguenti sintomi dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19 Astrazeneca: affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle“».
Intanto però Norvegia e Svezia intendono aspettare prima di riprendere a somministrare il vaccino anti-Covid di Astrazeneca, nonostante le rassicurazioni dell’Ema. Una posizione, quella dell’EMA, di cui l’Istituto norvegese di sanita’ pubblica ha “preso atto”, facendo pero’ sapere che esprimera’ un parere in merito “alla fine della prossima settimana”. “La vaccinazione con Astrazeneca rimarra’ sospesa fino a quando non avremo un quadro completo della situazione”, ha affermato la direttrice dell’istituto, Camilla Stoltenberg. Stessa linea adottata dalla Svezia: “Esamineremo le informazioni dell’Ema e speriamo che la prossima settimana saremo in grado di decidere il modo migliore per utilizzare questo vaccino in futuro”, ha dichiarato l’epidemiologo Anders Tegnell.
In Francia, come informa l’Ansa, l’Alta autorità per la Salute ha raccomandato l’uso del vaccino Astrazeneca soltanto per chi ha più di 55 anni. E l’agenzia Dire aggiunge che «la restrizione e’ stata decisa poiche’ i disturbi emorragici gravi e rari sono stati registrati solo nelle persone di eta’ inferiore ai 55 anni».