Vai al contenuto della pagina

L’ex vicepresidente Commissione Sanità Senato: «Accordo che istituzionalizza l’ingerenza dell’industria farmaceutica in politiche sanitarie»

homepage h2

«È successa in silenzio una cosa di una gravità inaudita: la Sanità Italiana passa in mano a un colosso farmaceutico straniero (…). Il colosso farmaceutico Sanofi ha siglato un accordo triennale con la Società Italiana di Medicina Generale e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale per progettualità volte a formare i medici e per identificare un corretto orientamento in caso di emergenza sanitaria, picchi di gestione di condizioni o patologie stagionali»: è il duro attacco che Maurizio Romani, medico e già vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
L’ex vicepresidente Commissione Sanità Senato: «Accordo che istituzionalizza l’ingerenza dell’industria farmaceutica in politiche sanitarie»
«È successa in silenzio una cosa di una gravità inaudita: la Sanità Italiana passa in mano a un colosso farmaceutico straniero. All’ombra dell’emergenza Covid19 si è consumato un colpo di mano senza precedenti, che “istituzionalizza” l’ingerenza dell’industria farmaceutica nelle politiche sanitarie e affida alla stessa non solo la formazione dei futuri medici, ma anche la revisione del sistema nazionale. Il colosso farmaceutico SANOFI ha siglato un accordo di intesa triennale con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, finalizzato allo sviluppo di progettualità volte a formare i medici del futuro su diverse tematiche cliniche e per identificare un corretto orientamento in caso di emergenza sanitaria, picchi di gestione di condizioni o patologie stagionali»: è il duro attacco che Maurizio Romani, medico e già vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
«Attraverso la sottoscrizione di questo accordo – scrive Romani –  stanno contribuendo a costruire le basi per una revisione sostanziale del Sistema Sanitario Italiano, del ruolo delle singole professioni e delle relazioni tra professionisti, autorità sanitarie e tutti gli attori che compongono il mondo della salute. Un totale stravolgimento della professione del medico di medicina generale, dove il mondo dell’industria rappresenta un elemento fortemente strategico e che porterà a un cambiamento generazionale della professione e un innovativo programma di formazione per i medici. Una collaborazione che aiuterà a considerare anche la variazione dei modelli di offerta di salute e di evoluzione dello stesso rapporto medico paziente nella medicina generale. Tale rapporto potrà essere caratterizzato da modelli di fiduciarietà evoluta, ovvero diretta o indiretta attraverso la tecnologia e il contatto a distanza».
«Comprensibilmente raggianti la multinazionale del farmaco e i suoi vertici  -è sempre Romani nel suo post – “Siamo felici di poter annunciare la sottoscrizione di questo protocollo che ci vedrà coinvolti in un’inedita alleanza a tre nel fronteggiare le trasformazioni necessarie e le sfide che il nostro Sistema Sanitario dovrà affrontare già nell’immediato futuro”, ha dichiarato il Direttore Generale di Sanofi in Italia, Marcello Cattani, aprendo una fase che vedrà Sanofi, dunque, al fianco della medicina generale. Vorrei rasserenare il direttore che “a fianco” in realtà c’era da tempo, direi pure dentro (e anche troppo), e ora ce la ritroviamo persino “sopra”. Salute e benessere delle persone dipenderanno da Big Pharma in tutto e per tutto, i medici saranno formati da loro, seguiranno modelli stabiliti da loro, con procedure uniformate a loro. E quello che prima si configurava come ingerenza esterna, condizionamento improprio, ora sarà un processo interno, lecito e incoraggiato».
«Un passaggio di una gravità assurda, che mina irrimediabilmente la salute e il benessere dei cittadini e delle future generazioni, cancella di fatto il loro rapporto di fiducia medico paziente, lede ogni principio etico, e viola lo stesso codice deontologico di chi esercita la professione medica – prosegue Romani – Come potranno i medici giurare con coscienza e riuscire poi a rispettare il principio cardine “di esercitare la medicina in autonomia di giudizio senza accettare nessuna interferenza o indebito condizionamento” che limiti la libertà e l’indipendenza della professione? Non potranno. Non potranno e non avranno più neppure gli strumenti per farlo. Tra i medici di medicina generale e i medici di famiglia c’è, seppur rarissimo, chi sta già denunciando gli effetti che si prefigurano con questo accordo (di cui ovviamente non troverete titoli nei giornali o approfondimenti nei tg televisivi)».

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!