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“La medicina del futuro dal cuore antico”: a settembre in Italia il congresso mondiale di omeopatia

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Dopo quasi 25 anni dall’ultimo appuntamento nel nostro paese, l’Italia si prepara ad accogliere, dal 25 al 28 settembre, il 74° Congresso mondiale di Medicina Omeopatica. Sorrento sarà la sede di questo evento, patrocinato dalla LMHI (Liga Medicorum Homeopathicorum Internationalis). L’evento annuale è organizzato a ogni edizione dalle associazioni rappresentative di uno degli ottanta Paesi membri in cui l’omeopatia è presente; in questo caso la FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati).
Dopo quasi 25 anni dall’ultimo appuntamento nel nostro paese, l’Italia si prepara ad accogliere dal 25 al 28 settembre il 74° Congresso mondiale di Medicina Omeopatica. Sorrento sarà la sede di questo evento, patrocinato dalla LMHI (Liga Medicorum Homeopathicorum Internationalis). L’evento annuale è organizzato a ogni edizione dalle associazioni rappresentative di uno degli ottanta Paesi membri in cui l’omeopatia è presente; in questo caso la FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati).
«C’è grande attesa attorno a questo congresso, che vuole essere un punto di svolta, a partire dal titolo, “La Medicina del futuro dal cuore antico” – spiega il dottor Francesco Marino, vicepresidente della Fiamo e presidente del Comitato organizzatore del congresso – Tutto ruota infatti attorno al concetto di similitudine, principio cardine del sistema omeopatico, che è stata volutamente rivisitata a tutti i livelli: un principio antico e moderno perché continua a intrigare per la sua potenza terapeutica e i suoi apparenti paradossi. Recenti studi stanno, infatti, gettando una nuova luce sui possibili meccanismi d’azione, sia a livello strutturale (per la presenza di nanomolecole) che funzionale. Sul piano clinico si moltiplicano le evidenze di successo in patologie gravi (malattie autoimmuni, neurodegenerative e neoplastiche), così come in termini di tollerabilità e di sostenibilità della spesa sanitaria: stiamo parlando, cioè, di problemi che affliggono e rischiano di far saltare il welfare dei Paesi più avanzati. Anche la ricerca sta compiendo notevoli passi avanti in tutti gli ambiti: di tutto questo, e di molto altro ancora, si parlerà infatti a Sorrento».
«Contrariamente a quanto sostenuto dai detrattori – prosegue Marino – l’omeopatia costituisce una risorsa inestimabile per l’umanità e una risposta credibile per il mondo scientifico. Nella medicina in genere, nonostante i progressi compiuti in particolare nel secolo scorso, restano ancora molti punti oscuri, soprattutto nella diagnosi e cura di alcune tra le più gravi patologie del nostro tempo (malattie autoimmuni, neurodegenerative e neoplastiche), così come in termini di tollerabilità e di sostenibilità della spesa sanitaria: stiamo parlando, cioè, di problemi che affliggono e rischiano di far saltare il welfare dei Paesi più avanzati. Per ovviare a tutto ciò – ma soprattutto per comprendere e valorizzare il contributo che può venire dall’omeopatia – serve un cambio di paradigma culturale: è proprio ciò che emergerà dalle letture magistrali dei relatori, tra cui Fritjof Capra, Gianpaolo Donzelli, Francesco E. Negro, Michael Frass e molti altri ancora. Il programma scientifico comprende 135 relazioni di ottimo livello ed è consultabile sul sito».
Nel corso della serata inaugurale di martedì 24 settembre verrà offerto un concerto dedicato ai grandi musicisti che nel tempo si sono curati omeopaticamente: Chopin, Beethoven, Paganini, Ravel, Cole Porter, Gershwin. Anche il programma sociale si presenta estremamente ricco ed interessante, dal momento che parliamo di Sorrento, una delle località turistiche più visitate al mondo. Inoltre Sorrento rappresenta una sorta di simbolico ritorno a casa: non a caso, infatti, Napoli è stata la culla dell’omeopatia in Italia e, al tempo stesso, la rampa di lancio per la diffusione in Europa.

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