La paura fa invecchiare prima
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Secondo uno studio condotto su oltre 5000 donne tra i 42 e i 69 anni, se la paura si trasforma in ansia fobica, finisce per avere effetti evidenti sulla salute, causando malattie e invecchiamento precoce. I risultati di uno studio statunitense, pubblicati sulla rivista “PLoS ONE” l’11 luglio scorso, hanno dimostrato che le donne con i più alti livelli di fobia presentavano in media i marker biologici tipici di donne di sei anni più vecchie.
Secondo gli autori della ricerca, il meccanismo sarebbe mediato dallo stress ossidativo e dalle infiammazioni. Le paure agirebbero infatti sull’accorciamento dei “telomeri”, i cosiddetti terminali dei cromosomi, che si riducono generalmente a causa di infiammazioni e stress ossidativo. Un accorciamento che espone anche a un maggior rischio di patologie cardiache, di tumori e di demenza. Le persone che non hanno fobie croniche o non vivono soggette all’ansia hanno maggiore probabilità di rimanerere giovani.
Le ansie fobiche maturano nel tempo, sviluppandosi in giovane età, soprattutto nei soggetti femminili. Alla luce di questi recenti risultati intervenendo sulle fobie con terapie di tipo psicologico, si potrebbe indirettamente prevenire o bloccare l’invecchiamento precoce e diminuire così i fattori di rischio per la salute nei soggetti che ne sono colpiti. Consideriamola una buona notizia!