Marion Larat ha 25 anni, è disabile al 65% ed è la prima donna in Francia a denunciare gli effetti devastanti di una pillola anticoncezionale portando in tribunale il gigante farmaceutico tedesco Bayer.
Marion Larat ha 25 anni, è disabile al 65% ed è la prima donna in Francia a denunciare gli effetti devastanti di una pillola anticoncezionale portando in tribunale il gigante farmaceutico tedesco Bayer, che produce il farmaco. Nel 2006 la giovane donna è rimasta vittima di un attacco vascolare cerebrale: quando Marion si è risvegliata dal coma non era più la stessa. Erano passati solo tre mesi da quando, per sconfiggere l’acne, aveva cominciato a prendere il contraccettivo, una pillola detta di terza generazione in vendita in Francia con il nome di Meliane. Oggi Marion ha sporto denuncia presso il tribunale di Bobigny, vicino a Parigi, contro il laboratorio Bayer Santè per danni involontari alla sua integrità fisica. La denuncia è estesa anche all’Agenzia sanitaria francese per la sicurezza dei farmaci (ANSM) per “violazione del principio di precauzione” perchè l’agenzia non ha mai chiesto il ritiro dal mercato del farmaco in questione. Per il papà di Marion, Andrè Larat, se la figlia è ancora viva è un “miracolo”. Marion soffre di emiplegia, afasia ed epilessia. E’ disabile al 65%. Che il suo ictus, con le gravi conseguenze che ne sono derivate, sia dovuto alla pillola lo ha scoperto nel 2010. Dopo diverse terapie e tornata a studiare, Marion ha incontrato un ragazzo e ha deciso di riprendere la pillola, interrotta al momento dell’attacco cerebrale. E’ a quel punto che alcune analisi hanno rivelato un’anomalia genetica: Marion è portatrice del fattore V di Leiden, una variante della proteina fattore V umana che aumenta il rischio di trombosi venosa. In questi casi l’uso di contraccettivi orali è sconsigliato. Ma “mai nessuno ha proposto a Marion di effettuare controlli sui fattori di coagulazione prima di prescriverle la pillola. Nè le sono mai stati chiesti i precedenti familiari”, ha precisato Andrè Larat. In Francia è la prima denuncia penale contro una pillola contraccettiva, ha precisato l’avvocato Philippe Courtois. Negli Stati Uniti di denunce contro Bayer se ne contano 15 mila, secondo i dati pubblicati dal quotidiano Le Monde. Altre denunce sono state presentate in Canada, Australia, Svizzera e Germania. In Francia (dove 1,7 milioni di donne utilizzano queste pillole a base di nuovi progestativi, come il gestodene o il desogestrel) l’allarme è scattato lo scorso settembre, quando il ministro della Sanità, Marisol Touraine, ha annunciato che questo tipo di contraccettivi non sarebbe più stato rimborsato dalla mutua a partire dal 30 settembre 2013. E questo dopo che l’Autority francese della salute ha riconosciuto che la loro assunzione raddoppia il rischio di trombosi venosa rispetto alle pillole precedenti, dette di seconda generazione (a base di levonorgestrel). Il rischio, per il ministero, resta comunque “molto debole”: si parla di 3-4 casi su 10 mila.
Fonte: Ansa