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Le benzodiazepine aumentano rischio di Alzheimer

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Uno studio dell’Istituto Nazionale Francese per la Salute e la Ricerca Medica (INSERM) conferma il legame tra benzodiazepine e Alzheimer.
Uno studio francese pubblicato nell’ultimo numero del British Medical Journal attesta che l’uso regolare di benzodiazepine per un periodo superiore a tre mesi aumenta notevolmente il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.
Cosa sono le benzodiazepine?
Le benzodiazepine sono una classe di farmaci psicotropi, agiscono sul sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) modificando alcuni processi chimici naturali (fisiologici). Porta a cambiamenti di coscienza, di umore, di percezione e comportamento.
Agisce inducendo rilassamento muscolare, come ipnotico (induce il sonno) e amnesico (causando problemi di memoria).
Lo studio dell’istituto INSERM dimostra come le benzodiazepine aumentino significativamente il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer – la più nota malattia neurodegenerativa, che in Italia colpisce centinaia di migliaia di persone ogni anno.
Lo studio Inserm
Lo studio ha preso in considerazione quasi 9.000 persone di età superiore a 66 anni, seguiti per 6-10 anni, dimostrando come l’assunzione giornaliera di psicofarmaci per diversi mesi aumenti il rischio di sviluppare una malattia neurodegenerativa :
* una volta al giorno per 3 – 6 mesi aumenta il rischio di malattia di Alzheimer del 30%
* una volta al giorno per più di sei mesi aumenta il rischio di Alzheimer del 60-80%.

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