Memoria dell’acqua: i nuovi passi della scienza
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Le proprietà dell’acqua e la sua capacità di trasportare informazioni non sono solo l’oggetto dei due studi, ormai balzati agli onori delle cronache internazionali, che il premio Nobel Luc Montagnier ha pubblicato nel 2009 e nel 2011 insieme a collaboratori come i fisici Giuseppe Vitiello ed Emilio del Giudice e, nome d’eccezione, il dottor Jamal Aissa, già collaboratore di Benveniste.
Questo fenomeno, dalle implicazioni importantissime per le scienze e la medicina, è oggetto di studi anche da parte di chimici, ingegneri, bioingegneri e biologi. E le scoperte che iniziano ad emergere rappresentano l’avanguardia di un fronte di conoscenza che sta divenendo sempre più vasto.
La medicina omeopatica se n’è accorta eccome, mentre la comunità medica allopatica fa resistenza, finge di ignorare la mole di letteratura scientifica che avanza, la schernisce, la criminalizza. Il rischio è che la medicina allopatica rimanga indietro, arroccata di vedetta su un cocuzzolo a difendere con presunzione teorie trasformate ormai in dogmi, che le scienze complesse si stanno sempre più frequentemente lasciando alle spalle.
Sempre nell’articolo “Memoria dell’acqua: i nuovi passi della scienza”:
– Il gruppo Capra
– L’acqua “informata”
– Acqua e frequenze
– L’acqua “organizzata”
– Il “water bridge” di Fuchs
La versione completa dell’articolo “Memoria dell’acqua: i nuovi passi della scienza” è pubblicata nel numero cartaceo della rivista Terra Nuova – Gennaio 2012 disponibile anche come eBook.
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