Vai al contenuto della pagina

Microbiota intestinale: il segreto dei bimbi forti

homepage h2

La letteratura scientifica è ormai concorde: nell’infanzia l’insieme dei batteri intestinali, noto come microbiota, è decisivo per lo sviluppo del sistema immunitario
La colonizzazione microbica dell’intestino durante l’infanzia determina lo sviluppo e il funzionamento del sistema immunitario, nel bene e nel male. Ossia: se l’insieme dei batteri che crescono e “abitano” nella pancia dei nostri bambini, noto come microbiota, è in equilibrio corretto, ciò rafforzerà le loro difese dalle malattie, anche in età adulta. Se, viceversa, il microbiota è danneggiato o alterato, allora ecco che si apre la strada a patologie di diversa natura, comprese le allergie e le malattie autoimmuni. La letteratura scientifica è ormai concorde su questo e si moltiplicano gli studi in materia. In buona sostanza, il microbiota educa il sistema immunitario a convivere con i batteri sia innocui che nocivi e gli insegna a stabilire un equilibrio tra batteri innocui, noti anche come simbionti, e potenziali patogeni, chiamati patobionti.
Costruire il microbiota individuale
Dunque, cosa occorre fare per permettere al bambino di sviluppare e preservare il microbiota che gli garantisce la capacità di difendersi dalle aggressioni patogene? Innanzi tutto, sono molto importanti l’esposizione ambientale e la dieta della madre in gravidanza, il parto naturale  per via vaginale (il taglio cesareo non permette un corretto contatto con la flora batterica della madre) e l’allattamento al seno. Poi risulta importantissima anche l’alimentazione che il bambino segue durante l’infanzia. L’impatto della dieta sul microbiota è tale che la medicina accademica è arrivata a formulare quella che è stata chiamata immunonutrizione, ossia linee guida per un regime alimentare studiato appositamente per avere un effetto positivo sul sistema immunitario e di conseguenza sulla salute.

Molto di ciò che si sa sull’impatto della dieta sulla colonizzazione batterica deriva dall’osservazione e dal confronto tra popolazioni e uno degli studi interessanti in proposito è stato condotto da un team guidato da ricercatori dell’università di Firenze che ha paragonato il microbiota di bambini italiani con quello di bambini dell’Africa rurale, appartenenti a una comunità del Burkina Faso. I bambini italiani vengono allattati al seno per un periodo più breve, assumono più calorie, più grassi e proteine animali e meno fibre rispetto ai coetanei africani. La conseguenza è un microbiota profondamente diverso, che presenta una percentuale doppia di batteri legati a patologie e obesità.
Compiti e funzioni
«L’importanza del microbiota è ormai assodata, garantisce una serie di funzioni fondamentali» spiega il dottor Mario Berveglieri, pediatra specializzato in nutrizione vegetariana e autore del libro “Rinforzare le difese immunitarie dei bambini e di tutta la famiglia con l’alimentazione” .
Il dottor Berveglieri parteciperà come relatore al convegno “Sulla salute dei bambini non si scherza” il 18 marzo a Modena. QUI PER ISCRIVERSI
«A livello immunologico, la microflora ha un ruolo decisivo nello sviluppo postnatale del sistema immunitario. Poi, molte sequenze geniche e molecole prodotte dal microbiota vanno in circolo e influenzano epigeneticamente diverse funzioni, fra cui appunto quelle immunitarie. Contribuisce inoltre ai processi digestivi, in particolare di zuccheri, proteine e grassi mediante enzimi, riduce la colesterolemia e ha un ruolo rilevante nella produzione di vitamine. Si ciba prevalentemente di fibre, che quindi non devono mancare nella dieta, e rilascia acidi a corta catena fra cui spiccano butirrico, acetico e propionico. Il primo è uno dei principali nutrienti delle cellule intestinali, di cui spegne l’infiammazione e protegge la permeabilità. L’utilizzazione del butirrato da parte delle cellule intestinali è però ostacolata da una dieta troppo ricca di zolfo, conseguenza del consumo di proteine animali e di certi alimenti conservati. Il microbiota previene anche la crescita dei batteri “cattivi” e stimola l’effetto barriera che protegge da patogeni e sostanze tossiche.

Cibi amici e nemici
Cosa mangiare, dunque, per garantire la salute del microbiota dei nostri bambini e quindi anche la salute del loro organismo in generale? «Ci sono alcuni princìpi di base da seguire per impostare un regime alimentare che si consolidi come abitudine in famiglia» spiega il dottor Berveglieri. «Innanzi tutto, occorre garantire un’ampia varietà di cibi di provenienza vegetale: cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta. È bene mangiare cereali integrali e/o legumi a ogni pasto. Per verdure (non patate né mais) e frutta (non banane) sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno, circa 600 grammi in tutto. Poi bisogna limitare il consumo di carni rosse ed evitare le carni conservate, come ad esempio salumi, carni in scatola e wurstel. Anche le carni bianche vanno limitate molto. Altre regole preziose riguardano il contenimento dei cibi ad alta densità calorica e l’eliminazione di bevande e cibi zuccherati. Va anche limitato il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale».
Come fare per formulare una dieta ben pianificata a base vegetale e integrale? «Non è difficile, anzi. Ogni giorno si deve scegliere tra alimenti appartenenti a sei gruppi fondamentali: cereali integrali, cibi proteici (prevalentemente o esclusivamente vegetali), verdura, frutta, semi oleaginosi o frutta secca, olio extravergine di oliva» prosegue Berveglieri. «Tutti i cibi usati dovrebbero possedere alcuni requisiti di rilievo salutistico: l’integralità, per preservare la ricchezza di nutrienti e il basso indice glicemico dei prodotti non raffinati; l’assenza di zuccheri semplici aggiunti, di grassi idrogenati o raffinati, oli tropicali, burro, sale e additivi».
Rinforzare il sistema immunitario è dunque il risultato globale di una serie di attenzioni e comportamenti, di uno stile di vita globalmente salutare che comincia necessariamente a tavola. Ciò permette di ottenere risultati molto più duraturi ed efficaci di quanto si potrebbe sperare di ottenere con una “pillola” più o meno magica. Inoltre, ci mette in grado di reagire ai cambiamenti dell’ambiente esterno, di adattarci, di essere flessibili e di trovare un sempre rinnovato equilibrio.
Bibliografia:
Houghteling PD, Walker WA, (2015), Why is initial bacterial colonization of the intestine important to infants’ and children’s health?, www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4340742/
Karczewski J, et Al., (2014), The effects of the microbiota on the host immune system. 1-11, Autoimmunity.
Robles Alonso V & Guarner F (2013). Linking the gut microbiota to human health. British Journal of Nutrition 109:S21-S26.
Hooper LW, Littman DR, Macpherson AJ, (2012), Interactions between the microbiota and the immune system, Science,  336(6086): 1268–1273, www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4420145/
Bäckhed F, Fraser CM, Ringel Y, et al. (2012). Defining a healthy human gut microbiome: current concepts, future directions, and clinical applications. Cell Host Microbe 12(5):611-622.
De Filippo C, Cavalieri D, Di Paola M, et al., (2010), Impact of diet in shaping gut microbiota revealed by a comparative study in children from Europe and rural Africa. Proc Nat Acad Sci., 107(33):14691–14696, www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2930426/
Per una buona salute dei bambini occorre anche prestare attenzione a…
La psiche. Lo stress psichico ha un grande impatto, quindi occorre fare attenzione all’ambiente di vita, a quello educativo della prima infanzia e a tutte le esperienze emozionali e fisiche. Quando siamo in condizioni di stress psichico (distress) ci ammaliamo più spesso di malattie infettive. Tipico il caso del bambino che, per una situazione familiare difficile o perché portato all’asilo contro il proprio desiderio, manifesta la condizione di stress cronico, con infezioni virali o batteriche più frequenti. Uno stato depressivo può attivare una condizione di infiammazione cronica dell’organismo. All’opposto, la respirazione profonda, la meditazione (così come il massaggio e l’agopuntura) influenzano positivamente la psiche e anche il sistema immunitario.
L’attività motoria. È importante che i bambini abbiano una vita attiva, ad esempio con giochi all’aria aperta, camminate o pedalate, quando possibile anche d’inverno. Dopo i primi anni è vantaggioso unire la pratica di uno o più sport non agonistici, a patto che siano accettati con entusiasmo. L’attività fisica ha grande rilievo per i suoi numerosi effetti positivi:
  • rinforza il sistema immunitario; 

  • favorisce lo sviluppo armonioso dell’apparato 
muscolare e scheletrico; 

  • addestra e potenzia le capacità di movimento e migliora la coordinazione; 

  • riduce il tessuto adiposo superfluo; 

  • influisce positivamente su circolazione sanguigna e respirazione; 

  • facilita uno sviluppo psicologico equilibrato; 

  • asseconda l’inserimento sociale (sport di squadra);
  • scarica la tensione dell’adolescente, di cui favorisce la concentrazione mentale.


Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!