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Oltre 12 milioni di morti per l’inquinamento

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Sono i nuovi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che documenta l’aumento di malattie dovute all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli. I cambiamenti climatici sono un ulteriore causa di morte. Solo in Europa muoiono 1,4 milioni di persone
Una morte su quattro a livello mondiale è causata da fattori di rischio ambientale, lo certifica l’Organizzazione Mondiale della Sanità con un nuovo rapporto sullo stato di salute della popolazione mondiale. Si tratta della seconda edizione del rapporto dell’Oms ” Preventing disease through healthy environments: a global assessment of the burden of disease from environmental risks, che arriva a dieci anni di distanza dalla prima edizione. In tutto sono 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento ambientale, le cosiddette malattie non contagiose. I fattori di rischio sono l’inquinamento di aria, terreni e acqua, l’esposizione agli agenti chimici, i cambiamenti climatici e le radiazioni ultraviolette: in totale creano più di cento malattie e danni alla salute.
 I più colpiti sono stati i Paesi a basso e medio reddito del Sud-Est asiatico e le regioni del Pacifico Occidentale, con 7,3 milioni di decessi legati principalmente all’inquinamento dell’aria. Ma anche in Europa in Europa, nel 2012, l’esposizione a fattori di rischio ambientale legati al luogo in cui si vive o si lavora è costata la vita a 1,4 milioni di persone.
La crescita maggiore nei fattori di rischio è quella legata all’inquinamento dell’aria e all’uso di sostanze chimiche pericolose, un trend particolarmente preoccupante nei paesi in fase di rapido sviluppo. Si ottiene così in 10 anni una crescita dal 17% al 22% delle malattie non trasmissibili legate all’inquinamento. l cambiamenti climatici invece provocano l’aumento degli eventi meteo estremi e la maggiore esposizione a malattie come la diarrea e la malaria.
Queste le principali 10 cause di morte dovute al rischio ambientale: ictus (2,5 milioni di morti ogni anno), cardiopatie ischemiche (2,3 milioni), incidenti (1,7 milioni), tumori (1,7 milioni), malattie respiratorie croniche (1,4 milioni), diarrea (846 000), infezioni delle vie respiratorie (567 000), condizioni neonatali (270 000), malaria (259 000), lesioni volontarie (ad esempio suicidi: 246 000).
Per ulteriori informazioni: http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2016/deaths-attributable-to-unhealthy-environments/en/

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