“Una situazione desolante – afferma Simonetta Bernardini, Presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata,SIOMI – paragonarsi a cittadini europei di altre nazioni”. Delle norme italiane si parlerà a un convegno il 23 novembre.
“Una situazione desolante”- afferma Simonetta Bernardini, Presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata,SIOMI paragonarsi a cittadini europei di altre nazioni”. Di certo, quando si parla di omeopatia, non si parla di un argomento minore, almeno a giudicare dai numeri: oltre 11 milioni di cittadini italiani la utilizzano; un fatturato in farmacia di non meno di 256 milioni di euro nel 2013. Tuttavia, in Italia, mentre i medicinali omeopatici stentano ancora a trovare una giusta collocazione legislativa nel panorama sanitario, alcune Aziende rischiano di chiudere e diversi medicinali sono oramai introvabili. Infatti, dopo il “pasticcio” del Decreto Balduzzi che aveva stabilito tariffe di registrazione esorbitanti, manca ancora un decreto correttivo, nonostante il TAR abbia annullato tali tariffe quasi un anno fa (gennaio 2014). Non solo, già ora i medicinali meno prescritti sono introvabili sul mercato nazionale (mentre essi possono essere acquistati regolarmente all’estero). Se i cittadini hanno difficoltà a curarsi, che dire dei loro amici a quattro zampe? “In Italia il medicinale omeopatico veterinario non esiste e si deve ricorrere all’uso in deroga; così come solo in Toscana ci sono elenchi di medici veterinari omeopati riconosciuti presso gli ordini professionali – afferma Giovanni Brajon, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Firenze- e questi aspetti rappresentano un reale rischio per l’abusivismo professionale e di ostacolo per una zootecnia sostenibile e competitiva”.
Dei problemi della registrazione dei medicinali omeopatici umani e veterinari si parlerà domenica 23 novembre a Firenze, al Convegno presso Hotel Adriatico, Via Maso Finiguerra,9 dal titolo:”Il medicinale omeopatico e antroposofico in Italia. Dalla legislazione alla preparazione in farmacia”. Se ne discuterà, con la moderazione del Prof. Francesco Macrì, vicepresidente SIOMI e segretario nazionale della Federazione Nazionale delle Società Medico Scientifiche, con i principali protagonisti istituzionali oggi impegnati a trovare soluzioni legislative efficaci: la dottoressa Maria Rosa Marra di AIFA; Maurizio Romani, vicepresidente Commissione Sanità del Senato della Repubblica, Federico Gelli, Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati alla presenza della SIOMI e della SIMA, Società dei medici antroposofi. Mentre il confronto con la legislazione europea è affidato alla dottoressa Gabriella Zanini, SOFAI (Società Farmacisti Antroposofi Italiani). All’apertura dei lavori partecipa anche Silvera Ballerini, Presidente CONASFA (Federazione Nazionale Associazione Farmacisti Non Titolari).
“Ma non sarà solo un Convegno dedicato ai problemi ad oggi irrisolti che stanno creando grandi disagi ai cittadini e ai medici esperti in omeopatia” prosegue Bernardini, poichè una via per uscire almeno da un grosso problema, quello dei medicinali omeopatici oggi introvabili, c’è: si tratta di una sorta di ritorno all’antico. I farmacisti, infatti, possono farsi carico di recuperare i medicinali mancanti e prepararli in farmacia. I cosiddetti “magistrali omeopatici” che erano così comuni trenta anni fa”. Per questo al Convegno parteciperanno anche la Prof. Paola Minghetti, Presidente SIFAP (Società Italiana Farmacisti Preparatori) e il dottor Paolo Vintani che ha grande esperienza nella preparazioni in Farmacia. “Vogliamo ridare ai farmacisti la consapevolezza di potersi adoperare d’ora in poi non solo nelle preparazioni fitoterapiche ma anche in quelle omeopatiche, un settore professionale del tutto trascurato al momento ma di grande potenzialità”. Tra l’altro le preparazioni galeniche costano poco ed esse sono indispensabili per i medici che scelgono di prescrivere medicinali personalizzati sia come formulazione (gocce piuttosto che granuli) che come composizione. A Pitigliano, ad esempio, i medicinali omeopatici utilizzati in Corsia per i ricoverati e prescritti negli ambulatori del Centro di Medicina Integrata sono per lo più magistrali preparati dalla Farmacia galenica dell’ASL9. “Essi hanno indubbi vantaggi, quali la facilità di somministrazione, l’abbattimento del costo della terapia e, grazie alla semplicità di somministrazione, l’alta adesione dei pazienti alla cura” precisa la dottoressa Bernardini, responsabile del Centro di Medicina Integrata dell’ospedale di Pitigliano, primo ospedale in Italia ad aver reso disponibile l’omeopatia per i pazienti ricoverati. “I risultati di efficacia sono molto buoni-afferma Rosaria Ferreri omeopata del Centro e relatrice al Convegno- sia nella gestione integrata delle malattie croniche, sia nella riabilitazione neurologica e ortopedica e anche in oncologia”.
SIOMI è talmente convinta della utilità futura del farmacista preparatore che il pomeriggio del Convegno è stato dedicato ad un laboratorio pratico per i Farmacisti pensato proprio per spiegare al farmacista la tecnica della preparazione in farmacia. “Al laboratorio sono iscritti un centinaio di Farmacisti provenienti da tutta Italia e SIOMI vorrà d’ora in poi essere un punto di riferimento culturale non solo per i medici ma anche per i Farmacisti preparatori di medicinali omeopatici”. Il laboratorio sarà condotto da Marisa Certosino titolare di una Farmacia a Napoli che dal 1896 prepara e dispensa solo medicinali omeopatici e da Barbara Barbieri che, da farmacista, ha lavorato a lungo in una grande Azienda di omeopatici.