Pericoloso l’uso di analgesici in gravidanza
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Per quanto riguarda i “casi” era necessario avere a disposizione una diagnosi confermata. Dalle stesse regioni geografiche dei “casi” e nello stesso periodo di tempo sono stati selezionati i “controlli” (un campione annuale di circa 1200 nati vivi senza difetti congeniti).
Il campione finale incluso nell’analisi era rappresentato da 17.449 “casi” e 6701 “controlli”.
I più comuni oppioidi riportati includevano la codeina (34,5%), l’idrocodone (34,5%), l’ossicodone (14,4%) e la meperidina (12,9%).
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L’esposizione a codeina e idrocodone è risultata lievemente più frequente tra i “casi”.
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L’esposizione ad ossicodone e meperidina è risultata lievemente più frequente tra i “controlli”.
L’analisi primaria includeva un totale di 7724 bambini con ≥1 dei 15 diversi tipi di difetti cardiaci congeniti. Le stime dell’effetto erano elevate in misura statisticamente significativa per tutti i difetti cardiaci congeniti combinati (OR 1,4; IC 95% 1,1-1,7). È stata anche osservata un’associazione statisticamente significativa tra l’uso materno degli oppioidi in un periodo compreso tra 1 mese prima e 3 mesi dopo il concepimento e la spina bifida (OR 2; IC 95% 1,3-3,2), ma non con altri difetti del tubo neurale studiati (anencefalia o craniorachischisi).
È stata osservata un’associazione statisticamente significativa per idrocefalia (OR 2; IC 95% 1-3,7), glaucoma o difetti nella camera anteriore dell’occhio (OR 2,6; IC 95% 1-6,6) e gastroschisi (OR 1,8; IC 95% 1,1-2,9).
Limitando la definizione di esposizione ai primi 2 mesi dopo il concepimento sono stati osservati risultati molto simili alle principali stime (periodo compreso tra 1 mese prima e 3 mesi dopo il concepimento).
Nelle analisi principali è stato osservato che la maggior parte dei difetti congeniti è risultata associata in modo statisticamente significativo con il trattamento con oppioidi all’inizio della gravidanza.
Pertanto, è di fondamentale importanza che i medici valutino sia i benefici associati a questi farmaci sia i potenziali rischi correlati ad essi, non solo nelle donne che si trovano in stato di gravidanza o che stanno programmando di diventarlo, ma anche nelle donne in età fertile, in quanto si può verificare una gravidanza non programmata e quindi un’esposizione non desiderata.
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Broussard CS, et al. Maternal treatment with opioid analgesics and risk for birth defects. Am J Obstet Gynecol 2011; 204: 314.e1-11.