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«Piede torto congenito: si può guarire senza chirurgia»

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Il 24 e 25 giugno secondo congresso dell’associazione Ponseti per la cura del piede torto congenito, malformazione che colpisce ogni anno in Italia più di 600 bambini.
Del metodo Ponseti si parlerà il 24 e 25 giugno a Orvieto, al secondo congresso dell’associazione omonima. Il metodo Ponesti è riconosciuto per la cura del piede torto congenito, «la più diffusa malformazione agli arti inferiori dei neonati, ma anche una delle meno conosciute (ogni anno in Italia nascono più di 600 bambini affetti dalla patologia, nel mondo quasi 200.000 neonati presentano questa malformazione, per una media di 1 nato con piede torto ogni 3 minuti)» spiega Marco Scattolon, vicepresidente dell’ associazione italiana piede torto congenito.
Di cosa si tratta?
«Alla nascita uno o entrambi i piedi – spiega Scattolon – presentano le ossa in posizione scorretta e appaiono ruotati verso l’interno in forme più o meno gravi. Se non è ben trattata, la patologia è gravemente invalidante, non permettendo la normale deambulazione, con forti ricadute sulla qualità della vita del paziente e altissimi costi sociali. Quando invece il bambino è ben curato, si ottiene un piede esteticamente e funzionalmente normale, con la possibilità di svolgere qualsiasi attività fisica senza dolori né limitazioni per il resto della vita. Da oltre 50 anni esiste per il piede torto una terapia semplice, economica, non invasiva né dolorosa: il metodo Ponseti, dal nome del geniale medico spagnolo che negli anni ’50 sviluppò la tecnica negli Stati Uniti. La prima pubblicazione scientifica ufficiale risale al 19621. Riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità2 come la tecnica più efficace per la cura della patologia, prevede massimo 4-5 gessetti settimanali, preceduti da pochi minuti di delicate e precise manipolazioni, un’incisione senza cicatrici al tendine di Achille fatta in percutanea e in anestesia locale, uno speciale tutore prevalentemente notturno fino ai 4-5 anni.
«Purtroppo nel nostro paese di “tradizione chirurgica” questa metodica fa ancora fatica a diffondersi anche nei maggiori centri di cura – prosegue Scattolon – A differenza degli Stati Uniti, ad esempio, dove i costi della sanità sono gestiti dalle assicurazioni. Il metodo Ponseti, la miglior cura al minor corso, è usato quindi nel 98% delle strutture sanitarie in USA. In Italia possiamo segnalare solo pochissimi ortopedici in grado di applicare correttamente il metodo di cura, nel nord Italia, per esempio, c’è solo un ortopedico certificato per il metodo Ponseti. I genitori di bambini nati con questa patologia si sono organizzati in rete (creando l’Associazione Nazionale Piede Torto Congenito) e aiutano, con la loro esperienza e testimonianza, chi è alla ricerca di informazioni e consigli. Tale fenomeno mediatico ha ultimamente raggiunto una tale portata e visibilità tra gli addetti ai lavori, da spingere l’Istituto Bocconi e il Politecnico di Milano ad occuparsi dell’influenza di Internet sulle scelte dell’utenza in ambito sanitario e delle relative ricadute economiche».
Le tappe dell’associazione italiana:
  • La “ 1° Giornata Internazionale del Piede Torto Congenito4: il primo convegno medico di Milano nel 2013 ha visto ortopedici nazionali e internazionali relazionare con genitori per la prima volta e confrontarsi sulla tematica del piede torto.
  • Il “Simposio Internazionale per il metodo Ponseti di Barcellona”5, nel giugno 2014, dove una delegazione di genitori è stata invitata per denunciare al mondo la drammatica situazione italiana,relazionando davanti a centinaia di ortopedici da tutto il mondo, Italia inclusa.
  • La “ 2° Giornata Internazionale del Piede Torto Congenito6 a Torino, in ottobre 2014: organizzato, per la prima volta in Italia, un corso sul metodo Ponseti con un medico Advisor, rivolto agli ortopedici e specialisti della sanità.
  • Il 18 giugno 2015 a Roma, presso la sede di SIOT-SITOP (le due società italiane di ortopedia e traumatologia) è stata fondata la “PONSETI ITALIA”7. L’ associazione è formata da ortopedici certificati per la patologia del piede torto e dalla nostra associazione di genitori. L’associazione è nata con lo scopo di vagliare e certificare gli ortopedici in grado di applicare al meglio la metodica del dottor Ponseti. Siamo quindi un riferimento nazionale per l’informazione sul piede torto congenito.
  • Il 18 ottobre 2015 a Roma, presso l’Istituto Salesiano PIO XI,si è svolta la “3° Giornata Internazionale del Piede Torto Congenito8. La giornata è stata organizzata, come le altre edizioni, dalle famiglie di bambini nati con questa patologia. Questa edizione ha visto la partecipazione come relatori degli ortopedici di riferimento per l’ortopedia nazionale, oltre alla presenza di medici internazionali.  Come per le precedenti edizioni i bambini hanno partecipato alla PONSETI RACE, la corsa dei bambini curati con il metodo Ponseti, a dimostrazione che Guarire si può!
  • L’impegno dell’associazione è quotidiano, in quanto aiuta i nuovi genitori con bambini nati con questa patologia. L’aiuto consiste innanzitutto nel rassicurarli e nell’indirizzarli verso il medico che conosce e sa come si cura al 100% un piede torto. Gestisce un database di centinaia di casi, dove si possono trarre molte informazioni per indirizzare le persone e valutare l’affidabilità e il buon lavoro dell’ortopedico. Il numero SOS PIEDE TORTO-3472774075 è quotidianamente usato per informazioni, oltre che i social network dove le persone di scambiano informazioni in tempo reale.  Oramai circa il 70% delle famiglie con bambini affetti da piede torto si rivolge ai medici segnalati dal gruppo genitori.
  • Dal  6 al 14 febbraio Marco Scattolon e Silvia Ghigna (vice e presidente della Associazione Nazionale Piede Torto Congenito) sono stati nel Bangladesh9, su invito di  “Lion MukhlesurRahman Foundation (LMRF)”, una organizzazione no profit che cura migliaia  di neonati affetti da piede torto. Hanno accompagnato uno dei 15 medici, incaricati dalla Ponseti International Association, per la formazione degli ortopedici che vogliono imparare il metodo del dottor Ponseti, la dott.ssa Anna EyBatlle di Barcellona. In quel paese esistono tante persone nate con il piede torto e mai curate che camminano con i piedi completamente rovesciati. La dott.ssa ha operato alcuni bambini, portando i piedi nella giusta posizione. Il progetto “NeglectedClubfoot” è iniziato.
  • Il 2 e 3 Giugno 2016 l’associazione dei genitori hapresentatoalcune relazioni al “I° Congresso PONSETI ITALY”10, un congresso di ortopedia pediatrica, patrocinato dalla SITOP (Società Italiana di Traumatologia e Ortopedia Pediatrica) che si è svolto in Puglia. Per la prima volta in un convegno organizzato dai medici i genitori di bambini nati con il piede torto hanno potuto presentare alcune loro relazioni e sono intervenuti con tavole rotonde e dibattiti in sala.
  • Il 24 settembre 2016 a Firenze si è svolta la 4° Giornata Internazionale del Piede Torto Congenito11. Come per le precedenti edizioni, anche quest’anno si sono alternati interventi di ortopedici nazionali e internazionali, specialisti del settore e genitori con le loro testimonianze.
  • Dal 14 gennaio 2017 l’associazione ha compiuto un secondo viaggio in Bangladesh di 3 settimane, accompagnando la dott.ssa Anna Ey Batlle, ortopedico di riferimento mondiale per la cura del piede torto in bambini e adulti.
  • Nei giorni 24 e 25 giugno 2017 si terrà per l’Italia, ad Orvieto (TR), presso la sala convegni di Palazzo del Popolo, il 2° Congresso dell’Associazione PONSETI – ITALY di cui fa parte l’Associazione nazionale piede torto congenito12.
 
 

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