Polonio radioattivo nelle sigarette
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Nel presentare lo studio l’Iss ha anche tracciato l’identikit del “fumatore medio” italiano: è istruito e ha un reddito medio, consuma più di 15 euro a settimana per le sigarette, non frequenta i centri antifumo ed non vuole fare a meno delle “bionde”. In Italia si contano 11,8 milioni di tabagisti, pari al 22,7 per cento della popolazione. Un trend positivo nell’abbandono del fumo si registra tra i giovani (18-24 anni) con calo dei fumatori del 2 per cento.
Tra le principali cause che spingono a fumare l’influenza di amici e parenti resta al primo posto, ma tra le nuove motivazioni si registra un allarmante desiderio di fumare per ridurre l’appetito e di conseguenza perdere peso. Questa la risposta dell’1,2per cento dei giovani alla domanda “perché fumi”.
Per l’Oms, nonostante in alcuni Paesi si registri un calo dei fumatori, è necessario continuare ad agire con la prevenzione e sensibilizzazione sui rischi legati al fumo.