Protesi al seno: divieto per le minorenni
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fini estetici sulle minori.
fini estetici sulle minori, introducendo pesanti sanzioni per i medici che non rispetteranno le norme. Istituiti anche i registri nazionale e regionali per gli impianti di protesi mammaria. Alla fine del 2011, sulla scia dello scandalo delle protesi francesi difettose Pip, il Senato aveva ripreso l’esame del testo, approvandolo con l’inasprimento delle pene da 5mila agli attuali 20mila euro. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in sostanza, il provvedimento fermerà l’intervento sulle minorenni. Il ddl, oltre a vietare i ‘ritocchini’ estetici per le minorenni (ma consentendo di intervenire laddove sia certificata
una “grave malformazione congenita”), introduce pene fino a 20mila euro e 3 mesi di sospensione dell’attività. Un intervento, peraltro, che è anche “rischioso” in età così giovane, come sottolinea il presidente della Sicpre, Michele Pascone, perchè il seno non è ancora del tutto formato. Ma l’obiettivo centrato con le nuove norme, come sottolinea ancora Martini, è anche quello di “tutelare la salute di tutte le donne sottoposte ad intervento di mastoplastica additiva, sia per finalità ricostruttive che estetiche”. Perchè entro sei mesi si potrà infatti anche contare sui registri per gli impianti al seno, che tutte le Regioni dovranno istituire e che raccoglieranno dati che confluiranno anche in un registro nazionale tenuto dal ministero della Salute. Nei registri ci sarà l’obbligo di indicare “tipologia e durata degli impianti, con informazioni dettagliate circa il materiale di riempimento utilizzato ed etichettatura del prodotto, gli effetti collaterali ad essi connessi nonchè l’incidenza dei tumori mammari e delle malattie autoimmuni”. Un forte deterrente per evitare il ripetersi di scandali come quello recente delle protesi Pip, riempite appunto con sostanze non idonee e nocive, oltre alla possibilità di monitorare l’esito clinico degli interventi per prevenire complicanze e migliorare la gestione clinico-assistenziale. Per gli interventi,
a praticarli potranno essere solo chirurghi specializzati in medicina plastica-estetica-ricostruttiva o che hanno già sviluppato ampia esperienza sul campo.