La Rete Sostenibilità e Salute, dopo la richiesta di moratoria per la vaccinazione Covid sui bambini, ha diffuso un documento scientifico in cui sollecita espressamente a «evitare pressioni e informazioni parziali per indurre le donna a effettuare la vaccinazione antiCovid-19 e antinfluenzale in gravidanza».
Il documento (che potete scaricare nella versione integrale in fondo all’articolo) conclude che: «Fino a che non saranno pubblicate nuove e forti prove di segno contrario, quelle esistenti mostrano che la spinta alla vaccinazione antinfluenzale delle donne gravide non è giustificata. Gli scarsi dati disponibili e il principio di precauzione dovrebbero per ora frenare anche la spinta a praticare vaccinazioni antiCovid-19 alle gravide, consentendo alle donne di scegliere senza pressioni e a seguito di informazioni bilanciate e complete, fatta salva la necessaria osservanza delle altre misure utili per ridurre il rischio di infezioni in gravidanza».
La Rete Sostenibilità e Salute fa sapere di avere «già rivolto simili appelli su vari temi, che purtroppo finora non hanno trovato ascolto istituzionale. Siamo tuttavia convinti che la fiducia nelle Istituzioni democratiche non possa prescindere dall’ascolto e da un confronto anche con pareri e posizioni critiche, per quanto ad oggi minoritarie, che partono dall’accettazione del metodo scientifico e da espressi riferimenti alle prove disponibili».
E ancora: «Questa impostazione di apertura al confronto trova autorevole riscontro in documenti del Consiglio Europeo di Nizza (dicembre 2000), nel Piano di Azione su Scienza e Società della Commissione Europea (2001), e nella salvaguardia di diritti di base fondamentali, come il diritto di espressione, il diritto di critica, con la tutela di spazi per dar corso a un effettivo dibattito scientifico su temi che riguardano salute e diritti dei singoli e della comunità, e il diritto a un’informazione bilanciata».