Salviamo l’omeopatia. Dall’Europa critiche ad Aifa
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L’organizzazione europea no profit ECHAMP critica duramente gli ostacoli e gli enormi costi imposti dalle autorità italiane per la registrazione dei medicinali omeopatici e antroposofici. Ostacoli e costi che, di fatto, ostacolano la corretta applicazione della direttiva europea.
L’organizzazione europea no profit ECHAMP critica duramente gli ostacoli e gli enormi costi imposti dalle autorità italiane per la registrazione dei medicinali omeopatici e antroposofici. Ostacoli e costi che, di fatto, ostacolano la corretta applicazione della direttiva europea.
L’associazione ha anche pubblicato la propria presa di posizione riguardo la situazione che si è venuta a creare in Italia. “ECHAMP è seriamente preoccupata riguardo questi processi di registrazione che si stanno portando avanti ed è convinta che la tempistica, le tariffe e i requisiti tecnici imposti siano inappropriati; crede anche che le risorse di Aifa non saranno sufficienti per esaminare tutte le richieste che arriveranno” si legge nel documento. “Paesi come la Francia e la Germania hanno avuto bisogno di oltre 10 anni per terminare le registrazioni”. “ECHAMP teme che questa tempistica rappresenti un grosso rischio per i produttori che operano in Italia e per i pazienti e i medici che vogliono avere accesso ai prodotti omeopatici. Potrebbe significare la fine della disponibilità della maggior parte dei medicinali regolarmente registrati in Italia. Vista la richiesta di tali prodotti in Italia, questa mancanza di disponibilità porterebbe certamente ad importazioni dall’estero e allo sviluppo di una zona grigia che dovrebbe essere evitata”.
