Somministrazione di farmaci imperfetti, pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione per delinquere: sono i reati ipotizzati dalla Procura di Torino a carico della onlus Stamina Foundation. Ed ecco perchè le cellule staminali sono come il dottor Jekyll e mister Hyde.
Somministrazione di farmaci imperfetti, pericolosi per la salute pubblica, truffa e associazione per delinquere: sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Torino che ha chiuso le indagini preliminari sulle attività della onlus Stamina Foundation. Nell’inchiesta, avviata circa tre anni fa e coordinata dal pm Raffaele Guariniello, sono indagate 13 persone, fra le quali alcuni medici e il presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, di 42 anni. La Procura di Torino ipotizza che le terapie collegate alla Stamina Foundation, alle quali sono state sottoposte alcune decine di pazienti, non siano rispondenti alle norme di tutela e garanzia della salute pubblica. Inoltre, i pm ipotizzano che ciascun paziente abbia versato alla Stamina Foundation somme di denaro fra i 30.000 e i 50.000 euro. Alcuni dei pazienti hanno presentato esposti-denuncia alla magistratura. Nell’inchiesta la Procura ha ricostruito l’attività della Stamina Foundation, a partire dalle prime iniziative che furono avviate a Torino, in locali in via Giolitti. La Stamina Foundation è coinvolta nella vicenda della bambina di due anni, malata di atrofia muscolare dalla nascita, alla quale è stata sospesa in via precauzionale la cura sperimentale con cellule staminali alla quale era sottoposta nell’ospedale di Brescia. La sospensione è stata disposta, lo scorso 15 maggio, dall’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco) dopo un’ispezione congiunta dei carabinieri del Nas e degli ispettori dell’Aifa nei laboratori dell’ospedale di Brescia. Il Ministro della salute, Renato Balduzzi, ha disposto un’indagine amministrativa e un’ispezione da parte degli ispettori dello stesso Ministero della Salute e dell’Aifa, insieme al Centro nazionale Trapianti e ai Carabinieri del Nas. A seguito di questa nuova ispezione è stato redatto un nuovo rapporto che S ora al vaglio della Procura della Repubblica di Torino.
Ma cosa sono le cellule staminali e perché hanno una doppia faccia come dottor Jekyll e mister Hyde? Innanzi tutto è bene ricordare che gli studi sono ancora in corso e i trattamenti sono ancora sperimentali. Poi ecco qualche esempio. In un esperimento del Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles le cellule sono state prelevate dal cuore di alcuni pazienti colpiti da infarto, isolate, fatte moltiplicare in vitro e poi reiniettate nel muscolo danneggiato. Le cicatrici dell’ ischemia, a un anno dal trattamento, si sono ridotte in media dal 24 al 12% della superficie cardiaca. Indizio che grazie alle staminali una parte del muscolo ha ripreso a contrarsi. Lo studio è stato pubblicato su The Lancet. Ma se da un lato la capacità proliferativa delle staminali viene sfruttata per tentare di curare vari tipi di malattie degenerative, dall’ altro il fuoco che anima queste cellule e le spinge a dividersi senza limiti sembra essere anche alla base della crescita dei tumori. Queste cellule sono capaci di moltiplicarsi senza mai stancarsi di fronte alla missione benefica di un tessuto da riparare. Ma nel momento in cui la loro capacità proliferativa si combina con i danni del Dna tipici delle cellule tumorali, ecco scatenarsi la divisione incontrollata tipica del cancro. Allo studio del lato oscuro delle staminali lavorano laboratori anche in Italia.
Si pensi che le cellule staminali embrionali ottenute con la riprogrammazione genetica di cellule adulte possono causare alterazioni del Dna potenzialmente in grado di favorire l’insorgenza di tumori. Lo dimostra uno studio pubblicato su Cell Death and Differentiation, frutto della collaborazione di tre Istituti di ricerca italiani con il Dipartimento di Biologia Molecolare dell’Università di Ginevra e la École Polytechnique Fédérale di Losanna. I ricercatori hanno evidenziato l’insorgenza di vari tipi di danno a carico del Dna durante la generazione di cellule staminali a partire da cellule della pelle o del tessuto mammario.
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