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«Superare l’antibiotico-resistenza con un approccio olistico alla salute»

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Mettere al centro la salute con un approccio olistico, coniugando medicina “convenzionale” e medicina “non convenzionale”, è  questo l’obiettivo di SALUS, la conferenza promossa dalla scuola di naturopatia Lumen che approderà il 10 aprile al Parlamento europeo focalizzandosi sulla relazione tra antibiotico-resistenza e promozione della salute.
I dati dell’eurobarometro parlano chiaro: entro il 2050 si registreranno oltre 2,4 milioni di morti per resistenza antibiotica. Il dato relativo all’anno 2018 che riguarda il nostro Paese è stimato in 10.760 persone. Uno dei più alti di tutta Europa. In un confronto tra il 2013 e il 2016 si rileva che in media i Paesi europei hanno ridotto l’uso degli antibiotici mentre in Italia è aumentato del 7% attestandosi al 43%. Ci supera solo la Spagna (+9%). I paesi più virtuosi sono invece l’Olanda (-8%) e la Svezia (-6%). 

Medici e prescrizioni

Come leggere questi dati e come reagire? Lo spiega il dottor Alberto Donzelli, esperto di sanità pubblica, direttore del Servizio Educazione all’Appropriatezza ed EBM dell’ASL di Milano e membro del consiglio direttivo della Fondazione Allineare Sanità e Salute: “Il medico è la prima fonte del consumo di antibiotici e il solo che può prescriverli. Ma perché si sovraprescrivono? Semplice, la prima causa è la disinformazione sui rischi dell’abuso. I medici italiani, in particolare, tendono a non fare test preliminari prima della somministrazione e così nel nostro Paese risulta che il 25% delle persone si sottopone a cure antibiotiche in caso di tosse, il 14% in caso di influenza, il 20% in caso di febbre e il 2% per il raffreddore. Una delle cause di questo ricorso indiscriminato ai farmaci è  dovuto alle aspettative irrealistiche sui tempi di risoluzione delle malattie. Il tempo medio di guarigione della tosse è di 16-21 giorni, della sinusite 14-21 giorni; sono gli anziani ad impiegare più tempo a guarire. Spesso l’utilizzo degli antibiotici è superfluo se si pensa che la maggior parte delle comuni infezioni respiratorie sono virali e non richiedono farmaci, quindi meglio evitarli».

Approccio olistico alla salute

La “ricetta” migliore risulta l’approccio olistico al tema della salute con una particolare attenzione al corretto stile di vita, alle emozioni e ai nostri comportamenti come sottolinea la dottoressa Chiara Cusa, dirigente  medico dell’azienda sanitaria territoriale di Pavia: ”Il nostro obiettivo deve essere quello di rendere l’organismo efficiente affinché il corpo reagisca velocemente. Quel tempo di attesa tra malattia e guarigione è il tempo di cui l’organismo ha bisogno per reagire. Il consiglio è quindi di affrontare la quotidianità mettendo al centro uno stile di vita sano che prediliga un’alimentazione a basso contenuto di proteine animali e ricca invece di verdura e frutta e che preveda lo sport che non deve, però, mai essere portato all’eccesso ma svolto con moderazione e costanza e una vita ricca dal punto di vista psicosociale. Di fondamentale importanza per ripristinare la flora batterica intestinale e rafforzare il nostro sistema immunitario sono anche la meditazione e il canto, attività che producono benessere e sviluppano l’ossitocina che ci rende felici”.Alimentazione ed esercizio fisico

Alimentazione ed esercizio fisico

Per ridurre i rischi di ammalarsi la Fondazione Allineare Sanità e Salute suggerisce di combinare la dieta mediterranea all’esercizio fisico, all’allenamento cognitivo e ad attività sociali di relazione per aumentare lo spessore della propria corteccia cerebrale e mantenere il cervello giovane. Sarebbero invece proprio alcuni farmaci ad aumentare i rischi di malattia e in particolare di Alzheimer.
“Alcune ricerche su pazienti fumatori e non hanno dimostrato che i fumatori hanno un rischio pari al 75% di contrarre questa sindrome così come chi abusa di antinfiammatori, anticollinergici, come per esempio quelli utilizzati per l’incontinenza urinaria, e la terapia ormonale sostitutiva in post-meno pausa” aggiunge il dottor Donzelli.
Rimettere al centro l’intero paradigma della salute significa promuovere la diffusione di crescita, conoscenza e informazione a tutti i livelli, a partire dalla politica.
“Noi di Lumen abbiamo pensato a questo evento dedicato alla salute perché crediamo si debba costruire una società più sana e sostenibile che riconosca l’inscindibilita’ delle parti che la compongono e la conseguente necessità di interventi trasversali” spiega la naturopata Milena Simeoni, ideatrice della conferenza Salus e direttrice didattica di Lumen.
“Trasversali perché la salute dell’essere umano, degli animali e dell’ambiente sono profondamente interconnesse. Perché come le medicine tradizionali insegnano e come la scienza oggi ha confermato, la salute del corpo è inscindibile dal vissuto psichico e spirituale e viceversa; perché un reale stato di salute della società può prodursi solo come risultato  della collaborazione tra i diversi mondi vitali della comunità. La complementarità tra differenti modelli di medicina dona vantaggi esponenziali, sia per il singolo sia per l’insieme che vanno ben oltre la semplice somma delle parti.”

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