Un approccio globale alla salute

Grande successo a Padova per il convegno “Vaccinazioni di massa: prevenzione, diagnosi e terapia dei danni”. E proprio dal convegno è uscito un appello e un impegno per un approccio globale alla salute.

Lo scorso 5 ottobre a Padova si è tenuto un convegno che ha messo in luce i rischi della pratica della vaccinazione di massa, rischi troppo spesso sottovalutati, ignorati, non segnalati e quindi non affrontati. Tra i relatori c’erano medici omeopati, immunologi, terapisti, epidemiologi, avvocati e ne è uscita un’ampia prospettiva su tutto ciò che viene oggi taciuto ai genitori che si apprestano a far vaccinare  i loro figli. La casa editrice Salus Infirmorum ha raccolto le relazioni degli esperti in un volume che può diventare un utile strumento per orientarsi e capire.

Dal convegno è anche uscito un impegno, condiviso dai presenti, ad adoperarsi per raggiungere alcuni obiettivi ritenuti prioritari. Ecco quali sono:

1 – impegno per il superamento dell’obbligo vaccinale nazionale
2 – richiedere che i medici (sia i pediatri che i medici vaccinatori)  eseguano una adeguata anamnesi prima di procedere con le somministrazioni
3 – richiedere al Ministero della Salute la disponibilità dei 4 vaccini obbligatori singoli in modo che i genitori non siano costretti a far somminstrare ai figli anche i vaccini facoltativi solo perché in commercio non c’è un prodotto che contenga solo quelli di legge
4 – richiedere la disponibilità del vaccino singolo per la rosolia in modo che una donna incinta che sceglie di sottoporsi alla somministrazione non sia costretta a ricevere il trivalente antimorbillo-parotite-rosolia o un tetravalente con anche l’antivaricella
5 – richiedere un corretto programma di vaccinovigilanza attiva e di conteggio delle reazioni avverse

6 – impegno comune in particolare per cambiare il paradigma medico attuale: il cittadino vuole conoscere la strada per prevenire le malattie in modo da vivere in salute nella realtà oggettiva odierna