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Vaccinazioni di massa: la strategia UE estromette di fatto la libera scelta

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Una coalizione tra tutti gli Stati membri dell’Unione Europea per uniformare e implementare le strategie di vaccinazione di massa e organizzare forme di controllo che permettano di verificare nelle scuole e sui luoghi di lavoro chi non risulta vaccinato, in modo da sollecitare o prevedere come obbligo di legge (cosa che già avviene in diversi Stati) varie profilassi. La strategia è stata elaborata dalla Commissione Europea «e sarà discussa dal Consiglio con l’obiettivo dell’adozione entro il 2018, con entrata in vigore immediata».
Aggiornamento: La frase originaria del sommario “sollecitando o imponendo la profilassi” ha fatto sorgere perplessità e difficoltà nella comprensione da parte di alcuni lettori, che ci hanno scritto e che hanno supposto (e contestato) un significato di presunta “coercizione fisica” alla vaccinazione. Non era quello ovviamente il senso; per imposizione si intende imposizione di legge, cioè obbligo di legge. La frase è stata quindi ulteriormente così chiarita: “in modo da sollecitare o prevedere come obbligo di legge (cosa che già avviene in diversi Stati) varie profilassi”.
Nulla si dice nella nota stampa della Commissione Europea, che ha formulato la proposta ( QUI il testo integrale), riguardo la possibilità di una scelta libera in materia vaccinale. Anzi, ci sono tutti gli elementi per dedurre che la libertà di scelta sarà sempre più compressa, se non destinata a scomparire, così come si cercherà di fare in modo che un numero sempre più ridotto di persone possa evitare le profilassi vaccinali decise dai governi che dovranno uniformarsi tra loro.

Nella proposta si invitano gli Stati membri a intraprendere 20 azioni, tra cui le seguenti, che riportiamo testualmente dal testo stesso della nota UE:
  • «sviluppo e attuazione di piani di vaccinazione nazionali e/o regionali entro il 2020, compreso un obiettivo di copertura vaccinale di almeno il 95% per il morbillo;
  • introduzione di controlli di routine dello stato vaccinale e opportunità periodiche di vaccinazione nelle diverse fasi della vita, ad esempio nelle scuole e sui posti di lavoro;
  • presentazione di opzioni per una tessera delle vaccinazioni comune che possa essere condivisa elettronicamente tra i paesi;
  • istituzione di un portale europeo di informazione sulle vaccinazioni entro il 2019 al fine di fornire dati obiettivi, trasparenti e aggiornati in merito ai vantaggi e alla sicurezza dei vaccini;
  • riduzione dei rischi di carenze attraverso lo sviluppo di un archivio virtuale di dati dell’UE contenente informazioni sulle scorte e sui fabbisogni di vaccini per facilitare lo scambio volontario di informazioni sulla disponibilità e sulle carenze di vaccini essenziali;
  • fornitura a tutti gli operatori sanitari della formazione necessaria a somministrare le vaccinazioni con sicurezza e a gestire atteggiamenti esitanti;
  • convocazione di una coalizione per la vaccinazione che riunisca le associazioni europee di operatori sanitari e le pertinenti associazioni degli studenti del settore affinché si impegnino a fornire al pubblico informazioni precise, a sfatare i miti e a scambiare migliori pratiche;
  • istituzione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni per acquisire conoscenze ed elaborare linee guida per un programma base di vaccinazione dell’UE entro il 2020, contenente i dosaggi e le età che gli Stati membri dell’UE converranno essere comuni per tutti i paesi;
  • rafforzamento dei partenariati e della collaborazione in materia di vaccinazione con i partner internazionali».
La nota stampa UE prosegue affermando: «La proposta della Commissione sarà discussa dal Consiglio nell’intento di adottarla entro la fine del 2018, con entrata in vigore immediata. Successivamente, ogni 3 anni la Commissione riferirà in merito ai progressi nell’attuazione della raccomandazione. Nel quadro dell’iniziativa ” Lo stato della salute nell’UE“, la Commissione elaborerà inoltre una relazione dal titolo “The State of Confidence in Vaccines in the EU” (Lo stato della fiducia nei vaccini nell’UE) per monitorare gli atteggiamenti nei confronti della vaccinazione».
Il testo integrale del documento della Commissione Europea è anche scaricabile dal pdf qui allegato

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