Vaccini antinfluenzali a rischio
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La decisione di Crucell di sospendere la forniture per l’intera campagna sarebbe stata presa “in considerazione del rischio residuo associato a due soli lotti”, ma la misura sarebbe stata estesa a tutta la fornitura a scopo precauzionale, “sebbene non vi siano indicazioni che la qualità e l’integrità degli altri lotti sia stata compromessa – scrive la casa farmaceutica -. “Attualmente non possiamo sapere, però , se i risultati delle indagini interne arriveranno in tempo utile. Suggeriamo pertanto di cercare un fornitore alternativo di vaccino”, conclude la lettera.
Il Ministero della Salute ha assicurato che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale. In Italia annualmente vengono utilizzate tra 10 e 12 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale.
La notizia segue quella più clamorosa che riguarda il ritiro dal mercato slovacco, tedesco, spagnolo, francese, australiano e canadese del vaccino esavalente. Era infatti stata riscontrata una contaminazione microbica dell’ambiente di produzione che, secondo le dichiarazioni ufficiali, non arrivata, tuttavia, al prodotto finale. Un ritiro che in Italia non ha avuto riscontro.
Il Ministero ha anche rassicurato i soggetti a rischio per i quali è consigliato il vaccino: “ I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l’intera produzione. È una misura precauzionale che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio”.
Il Ministero della Salute, infine, ha assicurato che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale. In Italia annualmente vengono utilizzate tra 10 e 12 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale.
In generale non è un ‘buon periodo’ per i vaccini e notizie come queste aumentano la diffidenza che una parte della popolazione ha nei confronti di questo farmaco. E’ di pochi giorni fa, infatti, la notizia del ritiro dal mercato slovacco, tedesco, spagnolo, francese, australiano e canadese del vaccino esavalente. L’esavalente (nome commerciale Infanrix HEXA della ditta GlaxoSmithKline) è il vaccino usato anche in Italia per vaccinare i neonati a partire dal 2°-3° mese di vita. Questo vaccino contiene 6 antigeni che dovrebbero proteggere i nostri figli difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse ed emofilo tipo B. A dar il via alle operazioni di ritiro è stato l’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia che ha diffuso un documento urgente (riferimento n° 12/5541 – 389/2012/900) in cui impone il ritiro immediato dal commercio del farmaco Infanrix Hexa (Codice 34905) della ditta belga GlaxoSmithKline Biologicals s.a., lotto A21CB191B con data di scadenza 01-2014.
La motivazione ufficiale è che durante il controllo di qualità è stata riscontrata una contaminazione microbica dell’ambiente di produzione che non è arrivata, tuttavia, al prodotto finale. Resta però da chiedersi perché, se il vaccino in sé non è pericoloso, sia stato disposto il ritiro dal mercato con la massima urgenza.