La Regione Veneto presenta un secondo ricorso contro le nuove norma sui dieci vaccini obbligatori, mentre il governatore della Puglia dichiara che sosterrà i ricorsi dei genitori per la libertà di scelta.
La Regione Veneto impugna per la seconda volta la nuova legge sugli obblighi vaccinali che vietano l’accesso a nidi e materne ai bambini non in regola e sanzionano i genitori dei bambini e ragazzi della scuola dell’obbligo. Come annunciato ieri dal governatore Luca Zaia, farà ora ricorso contro la legge di conversione dello stesso.
Il Veneto chiederà in particolare la sospensiva dell’obbligo per gli studenti da 0 a 16 anni. Il ricorso sarà curato dall’avvocato Luca Antonini, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Padova ed esperto di ricorsi in materia di Sanità: «l’obbligo è lesivo della normativa regionale – spiega – si giustifica solo quando c’è un interesse della collettività da tutelare che non può essere tutelato in altro modo. Non lo ravviso in relazione alla situazione del Veneto che ha una copertura vaccinale del 90% abbondantemente sopra la soglia minima stabilita dall’Oms dell’85%».
Intanto in Puglia, il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha incontrato una delegazione di un’associazione contraria allobbligo vaccinale e si è espresso in materia affermando che la legge è stata un errore e che l’associazione fa bene a spingere le famiglie a fare ricorso; Emiliano ha affermato che ci sarebbero buone possibilità che i ricorsi vengano accolti e la legge dichiarata incostituzionale. Ai giornalisti Emiliano ha detto: «La convinzione che l’estensione delle vaccinazioni obbligatorie da tre a dieci e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza sia l’unico mezzo per far risalire il numero dei bambini vaccinati in Italia, è secondo noi un errore politico che non considera l’elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica. La nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative».
Le dichiarazioni di Emiliano si sono attirate moltissime critiche. Il presidente della Regione e il direttore del dipartimento Promozione della Salute Giancarlo Ruscitti hanno anche incontrato il vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Medici pediatri Luigi Nigri «per fare chiarezza sulle polemiche degli ultimi giorni riguardo alle vaccinazioni». Lo ha reso noto un comunicato della Regione in cui si legge. «Il Presidente ha chiarito che la Regione Puglia intende pervenire al recupero dei livelli vaccinali del passato attraverso un’opera di informazione e di promozione della cultura vaccinale che si fondi su una scelta consapevole delle famiglie piuttosto che su sanzioni di difficile compatibilità costituzionale, fermo restando l’applicazione del decreto legge d’urgenza del Governo». Alcuni docenti e ricercatori dell’Università di Bari e di altri enti di ricerca locali hanno anche scritto una lettera aperta a Emiliano criticando le posizioni da lui espresse. C’è quindi grande pressione intorno al governatore della Puglia.