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A Milano Fair City si tocca con mano un mondo più giusto

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Ha aperto Milano Fair City che durerà fino al 31 maggio alla Fabbrica del Vapore. La più grande fiera del Commercio Equo e Solidale farà di Milano la capitale del Fair Trade, l’evento più atteso della World Fair Trade Week. Per la prima volta insieme 180 produttori di Fair Trade, contadini e artigiani da 30 Paesi e 4 continenti. Dall’abito allo zenzero, dall’aperitivo al caffè, un’occasione unica per incontrare le persone, i sapori e le idee di un mondo più giusto. L’ingresso è gratuito! 
Fino al 31 maggio– alla Fabbrica del Vapore, in via Procaccini 4 – c’ è Milano Fair City, la più grande fiera del Commercio Equo e Solidale mai organizzata:180 produttori di cibo e artigianato, da 30 Paesi e 4 continenti, in rappresentanza di oltre 3.000 realtà produttive e un milione di lavoratori del movimento del Commercio Equo e Solidale mondiale. Terra Nuova è media partner. Un’occasione in cui centinaia di persone in carne e ossa confermeranno la”narrazione” del Fair Trade: è davvero possibile “nutrire il Pianeta” rispettando l’ambiente e i lavoratori.
Il Commercio Equo e Solidaleè un modello economico che da oltre 40 anni privilegia l’attenzione ai piccoli produttori e a un’economia più giusta, come mette in evidenza il position paper del movimento sul tema di EXPO2015. Così Alessandro Franceschini, presidente di Agices-Equo Garantito “Il Commercio Equo e Solidale è molto di più dei suoi prodotti: non è più solo una testimonianza, ma la prova che fare commercio senza sfruttamento è possibile e porta reali benefici. Per questo siamo a Milano proprio nel periodo dell’Expo”.  
Milano Fair City accoglierà il pubblico in una vera e propria “città equa”: oltre 180 stand di produttori da Paesi lontani – sono attesi con emozione gli artigiani dal Nepal – ma anche di contadini italiani, produttori di “domestic Fair Trade”. Saranno oltre 50 gli eventi del programma culturale.
A voi la scelta: le parole degli esperti di livello mondiale in convegni di alto profilo o l’inebriante “esperienza sensoriale” dellespezie; i pranzi e le cene con gli ingredienti dell’ampia”dispensa etica” del Fair Tradeo ilaboratorisul cioccolato – dove si toccherà con mano la “massa di cacao” -, dalleproiezionidi film con aperitivo allamusicasul Palco a Vapore e molto altro. QUI il programma completo
Piccole storie per nutrire il pianeta … in modo equo
I protagonisti a Milano Fair City saranno soprattutto decine di produttori giunti a Milano per la World Fair Trade Week: un’occasione unica per stringere loro la mano e vedere le facce che stanno dietro ai prodotti che si acquistano in bottega. Tra i produttori dall’Asia, i più numerosi,Panay Fair Trade Center- organizzazione filippina guidata dalla battagliera fondatrice Ruth Salditos – che coltiva canna da zucchero, resistendo a gravi soprusi, tra cui nel 2014 l’assassinio del presidente Romeo Capella.PARCè invece un’associazione palestinese che scavalca “il Muro” con i datteri, le mandorle e il cous cous di piccoli produttori. Nel manipolo di WFTO Africa c’è Fred Masinde, keniota, che con l’organizzazione Undugu Fair Trade supporta gli artigiani locali che lavorano la pietra saponaria, fedeli al motto “Don’t give them money, give them education”. Dall’America Latina, Asoprolan confeziona sull’asse Colombia-Campania – con NCO Nuova Cooperazione Organizzata -una crema al cioccolato, con il sapore forte della legalità. Tra le realtà europee spicca Syn Allois,cooperativa greca e negozio che cura i prodotti biologici dell’economia locale. E una realtà di importazione è arrivata dalla Nuova Zelanda, a completare i cinque continenti. L’Italia sarà protagonista in fiera con le centrali di importazione e con le realtà e i prodotti del”domestic Fair Trade”, una forma di Commercio Equo Nord-Nord che annovera progetti di agricoltura biologica sulle terre confiscate alla mafia, cooperazione sociale, economia carceraria. “Perché – dice Alessandro Franceschini – il rispetto delle condizioni di produzione e lavoro e non ha latitudine”. Tra i tanti prodotti di qualità che si possono definire “a Km equo”,la pasta della storica cooperativa agricola marchigiana Girolomoni, i prodotti della Banda Biscotti del carcere di Verbania, mentre Calabria Solidale – rete di piccoli produttori della provincia di Reggio Calabria che promuovono valori di qualità e legalità – producono olio, essenze, conserve e vino.
Chiosa Giorgio Dal Fiume, Presidente di WFTO Europa: “Il messaggio più forte della World Fair Trade Week e di Milano fair City – forse il più grande evento realizzato a Milano nel 2015 fuori da Expo – è che non esiste possibilità di nutrire il pianeta in modo equo e sostenibile senza occuparsi di politica ed economia. Il Commercio Equo europeo ha mantenuto la sua anima politica, centrata sulla critica alle regole del commercio internazionale, e ha dimostrato che è possibile fare economia rispettando criteri di equità sociale”.
Da venerdì a domenica Milano Fair City è aperta al pubblico, con ingresso gratuito.
Milano Fair Cityè un evento della World Fair Trade Weekorganizzato daWFTO World Fair Trade OrganizationeEquo Garantito, in collaborazione delComune di Milano,il sostegno di Fondazione Cariplo e del Progetto europeo Food Smart City for Development EYD 2015.
IL PROGRAMMA DI MILANO FAIR CITY
50 e più eventi, di cui vi proponiamo qui una scelta. La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.
Venerdì 29 maggio
• Alle 16, sala Liberty 80 “Cacao e Legalità. Percorsi di legalità ed economia solidale tra le montagne colombiane e le campagne del casertano”. Convegno a cura di altraQualità Introduce David Cambioli, altraQualità Soc.Coop. (centrale di importazione del commercio equo)
Parteciperanno:
– Gonzalo Tavera Cruz, cooperativa Asoprolan (Colombia)
– Ana Lucia Uribe, UNODOC (Agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alle droghe)
– Simmaco Perillo, NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) – RES Le Terre di Don Peppe Diana
– Andrea Mecozzi, ChocoFair
– Andrea Ferrioli, Scambi Sostenibili (centrale di importazione del commercio equo)
Modera Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera e professore di Sociologia della Criminalità Organizzata e Sociologia dell’Organizzazione.
• Alle 17.00 – edificio Maialino, sala Open (primo piano) – “Rafforzare i legami tra Commercio Equo e Finanza Etica: sfide e soluzioni”, Convegno realizzato nell’ambito del Progetto PRICE
Dopo una breve introduzione del progetto e l’ascolto di una testimonianza, tavola rotonda con:
– José Luis Cabascango, PRO-ECUADOR, Public Authority, Office Comercial Director
– Sergi Corbalán, FTAO, Executive Director
– Ana Asti, WFTO Latin America, Vice President and Representative
– Mona El Sayed, WFTO Africa, Independent Member of the Board
– Dilly Sharma, WFTO Asia, Member Representative
– Daniel Sorrosal, FEBEA, Policy and Advocacy Manager
– Andrew Ridley, Shared Interest, Regional Manager Rest of World
– María de Pablo, Triodos Bank, Companies and Institutions Banking Director
– Peru Sasia, FIARE, President
A seguire PRICE Awards alle Istituzioni di Finanza Etica per il loro impegno e coinvolgimento nel Commercio Equo e Solidale. Con aperitivo finale offerto ai partecipanti.
Alle 17.30 nella sala Arco, “Save the Water”, evento sull’acqua promosso da MM
Parteciperanno:
– Davide Corritore, Presidente MM
– Paola Magni, Capo del Programma Amref Health Africa
– Giorgio Dal Fiume, Presidente WFTO Europe
– Bernard Outah, WFTO Africa
– Modou Gueye, responsabile Associazione Sunugalcon una performance di Alma Rosè.
Sabato 29 maggio
• Alle 10 – edificio Maialino, sala Open – il convegno “La dimensione locale del Commercio Equo tra cooperazione decentrata e politiche alimentari sostenibili”, a cura di AGICES-Equo Garantito e Comune di Milano, settore cooperazione. Introduce: Giorgio Dal Fiume, WFTO-Europe/AGICES-Equo Garantito. Parteciperanno:
– Andrea Calori, EStà – Economia e Sostenibilità – Food Policy and Local Authorities: an overview
– Marco Grandi, Comune di Milano – Milan Municipality actions in Food Policy and Decentralized Development Cooperation
– Wouter Boesman, City of Ghent (Belgium) – The experience of the city of Ghent
– Aitziber Fernandez, Bilbao Municipality (Spain) – The experience of Bilbao Municipality
– Sergi Corbalan, Fair Trade Advocacy Office (Brussels) – Decentralized Development Cooperation and Fair Trade in Europe
– Bernd Schneider, Assistant to Member of European Parliament Helmut SCHOLZ (Committee on International Trade, Chair of Fair Trade Working Group on “Unlocking power of local authorities to support Fair Trade”) – The role of the European Union
– Alessandro Franceschini, Presidente di AGICES-Equo Garantito – Greetings for a Fairer future (a kind of conclusion)
All’inizio della Conferenza un rappresentante della Regione Lombardia presenterà la recentemente
approvata Legge Regionale che riconosce e promuove il Commercio Equo e Solidale
A seguire light lunch offerto ai partecipanti a cura di Raggio Verde
• Alle 16.00 in sala Arco: “Fairphone: is fair trade ready to change the electronics industry?”, con Tina Trink, di Fair Phone.
• Alle 20.30 sul palco A Vapore, Mitoka Samba in concerto.
Domenica 30 Maggio
• Alle ore 10.30 – sala Arco, “La sovranità alimentare che nutre il pianeta. Le alternative al modello EXPO”. Partecipano:
– Alessandro Franceschini, Presidente di AGICES- Equogarantito
– Ilaria Signoriello, Portavoce Forum Agricoltura Sociale
– Jason Nardi, RIPESS Europa
– Gianluca Solera, Direttore Europa e Mediterraneo Ong COSPE
– Giuseppe Vergani, RES Lombardia / Tavolo RES
Modera Alberto Zoratti, coorindatore GdL Locale / Globale, Tavolo Res
• Alle 11.30 – edificio Maialino, sala Open, “In a garden: cultivating the future”, sfilata-performance di moda etica e solidale a cura di Nuvolanove.
• Alle 15.00 – sala Liberty 80 – Proiezione di “Have You Seen the Arana?”, Documentario di Sunanda Bhat (India, 2012, 74 min), in collaborazione con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina.
Alle 17.30 – edificio Maialino, sala Open – “Dalla Sharing economy al Crowdfunding”, soluzioni creative alla crisi economica, per passare dall’idea alla realizzazione, a cura di Arci e Chiesa Valdese. Parteciperanno:
– Cristina Pagetti, Homeexchange
– Dino Taddei, Arci Traverso (Trattoria popolare)
– Riccardo Negri, Circolo Magnolia
– Filippo Alestra, esperto in web communication
Modera Alex Foti, Milano X.
Inoltre passeggiate a Chinatown a cura di “Migrantour, presentazioni di libri, di progetti e testimonianze dal mondo. Tutti i giornilaboratoridedicati ai bambini di riciclo e riutilizzo e mattinate dedicate alle scuole.
Gli assaggi e le degustazioni
Tutti i giorni:
Dalle 10.00 alle 18.00 – stand Quetzal / Choco Museum Altrocioccolato
Laboratorio del Cioccolato (4 turni: alle 10.00 – alle 12.00 – alle 16.00 – alle 18.00), Come si fa il cioccolato a partire dal cacao
Allo stand Altromercato: “Assaggi dal mondo”(gradita prenotazione)
– Venerdì 29, 13.00 – 14.30 – La geografia biodiversa del riso, Show cooking a cura dello Chef de il Circolo del Cibo, Ristorante Le Bistrot, Dozza (BO).
– Sabato 30, 12.30 – 14.30 – La socialità della tajine
– Domenica 31, 12.30 – 14.30- Quinoa delle Ande un futuro seminato milioni di anni fa
Venerdì 29
Dalle 11 alle 12.30 – stand Altromercato, Laboratorio “Sugar free”. Testimonianza di Ruth Salditos, PFTC, produttore di zucchero dalle Filippine e laboratorio di degustazione guidata di zuccheri dal mondo a cura di Francesca Callegarin di Altromercato. È gradita la prenotazione presso lo stand Altormercato.
Sabato 30
Dalle 15.30 alle 17.00 – stand Altromercato, Laboratorio di taralli Solidale Italiano, con la Cooperativa carceraria Campo dei miracoli di Trani.
Domenica 31
ore 11 allo stand Altromercato, Laboratorio “L’arte delle spezie” . Impariamo a miscelare le spezie, con Devika Sonar, Sasha (India) e Valeria Calamaro, Altromercato.
ore 11 edificio Maialino, sala Meet, a cura di Altraqualità – Il cacao equo e solidale
Inoltre aperitivi in musica e punti ristoro, vino biologico e birra artigianale
La musica sul Palco A Vapore
Giovedì 28, 18.30 – Swing Collective in concerto
Venerdì 29,19.30 – Karamogo in concerto. Economie di scambio Artistiche Brasiliane.
Sabato 30, 14.30 – Ritmi del Maghreb di Aziz Riah e degli Allayali
Domenica 31, 14.30 – Musica andina in concerto, con Gerson Jaime
Domenica 31, 17.00 – Laboratorio di danze popolari con Roberto Carlotti e Fulvia Ceresa
Le mostre
• “Price is Rice”, un’istallazione su donne, riso e ricamo realizzata dalla Bottega della Solidarietà di Sondrio, Sala Liberty 50
• “Prima le persone”, la mostra fotografica di Aldo Pavan con grandi fotografie dei protagonisti del commercio equo sul tendone esterno
• “Le immagini di AOWA”, un’associazione di 1.400 donne che realizza saponi artigianali nei centri di Ramallah, Hebron e Jenin in Palestina, Edificio Maialino
Il Commercio Equo e Solidale (Fair Trade) è nato negli anni ’60 per promuovere un sistema economico fondato su principi di giustizia – prezzi equi, migliori condizioni di lavoro, rapporti commerciali trasparenti – e permettere ai produttori del Sud del mondo di migliorare le loro condizioni di vita e quelle delle loro comunità; il modello si sta gradualmente diffondendo anche tra i produttori del Nord del mondo, proponendosi come modello economico sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale.
I promotori della World Fair Trade Week 2015
WFTO – World Fair Trade Organization, nata nel 1989 è costituita da oltre 450 organizzazioni di commercio equo e solidale in circa 70 Paesi in tutto il mondo. www.wfto.com
AGICES-Equo Garantito raggruppa 84 realtà equosolidali, Organizzazioni distribuite su tutto il territorio, che fatturano nel complessooltre 83milioni di euro e sono animate da quasi 30mila soci. Oltre mille sono i lavoratori impiegati nel Fair Trade in Italia, quasi 5mila sono i volontari e 253 punti vendita sul territorio. www.equogarantito.org
Altromercato- www.altromercato.it .AltraQualità- www.altraq.it .Equo Mercato- www.equomercato.it .Cooperativa Chico
Piccole storie
Dall’Asia
Lo zucchero amaro delle Filippine: PFTC-Panay Fair Trade Centerpratica un commercio equosolidale “collegato alla lotta dei popoli per la sovranità nazionale e la democrazia”. PFTC produce banana chips e zucchero Mascobado, ottenuto attraverso bolliture successive del succo estratto dalla canna: la certificazione biologica dello zucchero, che PFTC sta ottenendo per i suoi produttori, dimostra il suo impegno a favore della protezione dell’ambiente. PFTC riconosce ai suoi lavoratori, circa 350, una retribuzione migliore rispetto alla media locale e cerca di distribuire tra i suoi membri i benefici, ad esempio assegnando a rotazione la lavorazione delle banane, circa quattro mesi all’anno. PFTC ha creato la Fair trade Panay Foundation, specializzata nel lavoro di sviluppo e advocay, tema fondamentale nel contesto filippino in cui i giornalisti e le persone che operano nel sociale sono spesso minacciate e in casi estremi uccise. PFTC ha dovuto vivere in prima persona questo dramma: nel 2014 Romeo Capalla, il Presidente di PFTC, è stato assassinato, e due mesi dopo è toccato a Dionisio Garete, un contadino che coltivava canna da zucchero biologica. Nel 2009 Maria Luisa Posa Dominado e Nilo Arado, due collaboratori, sono invece scomparsi.
Una realtà che oltrepassa il Muro: PARCè stata fondata nel 1983 da un gruppo di agronomi impegnati in programmi di sviluppo e promozione agricola nella valle del Giordano e nella West Bank, occupate dall’esercito israeliano. L’ONG si rivolge agli agricoltori poveri e marginalizzati dell’area, offrendo loro la propria consulenza professionale. Attualmente Parc coinvolge circa 1.300 agricoltori sostenendoli nel momento della produzione e della commercializzazione. Alle iniziative produttive si accompagnanola promozione delle organizzazioni di base, associazioni femminili e cooperative. I prodotti, acquistati da Ctm altromercato, sono cous-cous, mandorle, olio d’oliva e datteri al naturale, tutti i prodotti tipici della cultura palestinese. Il suo cous cous, chiamato in Palestina maftoul, è unico al mondo. Si ottiene tramite lavorazione artigianale, con tecniche semplici ma raffinate, che vengono tramandate da generazioni.
Poopoopaperèun’azienda thailandese che a Chang Mai, nel Nord del Paese, realizza quaderni importati in Italia dalla cooperazione socialeVagamondidi Formigine (MO), in fibre alternative come fibra di cocco, buccia di banana, foglie di mango e ananas, fibra di bamboo e foglie di granturco: Spiega Davide Bertelli di Vagamondi “Le artigiane che lavorano per Poopoopaper sono in larga parte donne birmane, esuli nei villaggi al confine con la Thailandia”. Grazie alla nuova partnership con l’azienda thailandese -che è certificata SA8000, garantisce salari equi e il pagamento dei contributi previdenziali-, Vagamondi, il cui prodotto di punta è la cartoleria in cacca di elefante, allarga il proprio catalogo ad “altre cacche”, di asino, cavallo, mucca e alce. “Il nostro claim è ‘brown is the new green’, il marrone è il nuovo verde” spiega Davide.
Dall’Africa
Una pietra miliare per il futuro:Undugu Fair Trade Limitedin Kenya lavora con gruppi di artigiani sia in area urbana (soprattutto a Nairobi) sia in area rurale e interviene nelle comunità locali, offrendo ai giovani che vi risiedono la possibilità di un lavoro. Si creano così le condizioni pertrattenere nei luoghi d’origine i ragazzi, che altrimenti migrerebbero nella città alla ricerca vana di un’occupazione, finendo poi a vivere in strada. Attualmente Undugu FTL ha relazioni con una cinquantina di laboratori familiari (family workshops) e con 15 gruppi di donne. Oltre a gioielli e a altri oggetti il core business è la pietra saponaria. Il Kenya è la maggior riserva mondiale di pietra saponaria o steatite, concentrata presso la città di Kisii (conosciuta infatti come “pietra di Kisii”) nella zona settentrionale del paese. Una varietà di talco facile da lavorare ma resistente e compatta. La pietra saponaria viene estratta dalle cave e bagnata, per renderla morbida e facile da lavorare. Una volta asciugata, si rifinisce a graffito o con cera, per esaltare l’effetto delle venature e i colori naturali che vanno dall’avorio, al marrone, all’oro, e dal ruggine, al rosa, al grigioverde.
Dall’Europa
Un negozio di Fair Trade ellenico:La Syn Alloisè invece un negozio-cooperativa di Atene, Grecia che tratta numerosi prodotti biologici provenienti da tutto il mondo, in particolare dalla Grecia stessa. I membri di questo collettivo sono molto disponibile e il negozio è ben organizzato in sezioni. La qualità dei prodotti è incomparabile e tutti provengono da piccoli produttori che mantengono i loro prodotti lontani dalla grande industria. Quale souvenir è migliore di una piccola bottiglia di olio d’oliva biologico greco? In Syn Allois si possono trovare tutti gli ingredienti che rendono la cucina greca così speciale. È inoltre possibile trovare caffè messicano proveniente dalle comunità zapatiste, e prodotti di pulizia ecologici e dolci.
Dall’Europa/Italia
Solidale Italianoè un progetto diAltromercato-che è il più grande importatore di commercio equo e solidale in Italia-: la centrale di Verona porterà il “progetto” OltrExpo, che fino ad ottobre 2015 ruoterà intorno a due prodotti “quotidiani”, la pasta e il riso. Quest’ultimo arriva dall’Asia, dall’isola di Giava dove sette gruppi di contadini si sono uniti per migliorare le loro condizioni di vita e hanno formato la cooperativa Gapoktan Simpatik Kabupaten Tasikmalaya. La pasta invece è quella prodotta dalla storica cooperativa agricola Girolomoni di Isola del Piano (Pesaro-Urbino), una della realtà pioniere del bio nel nostro Paese. “Siamo convinti che il biologico e l’equosolidale siano i punti da cui ripartire per ricostruire il mondo rurale” diceva Gino Girolomoni, presidente della cooperativa, scomparso nel 2012.
I primi incensi ‘bio’ certificati: Naturvedaproduce bastoncini di incenso, importati dalla cooperativa socialeLibero Mondo(www.liberomondo.org) di Roreto di Cherasco (Cuneo). “Anche se quasi tutti gli incensi importati, che arrivano dall’India o dal Sud-Est asiatico, vengono presentati come naturali, in realtà le analisi di laboratorio evidenziano spesso la presenza di benzene e tuluene, che poi vengono sprigionate al momento della combustione” spiega Luca Gioelli di Libero Mondo. L’utilizzo di sostanze tossiche permette di dare persistenza alla fragranza, ma hanno delle contro-indicazioni, come l’esigenza di riportare in etichetta informazioni come “per ridurre l’esposizione a sostanze emesse durante la combustione (quali benzene e toluene) utilizzare in locali opportunamente ventilati” o “conservare fuori dalla portata dei bambini”. Sono 12 le profumazioni- dal legno di cedro al sandalo-, tutte certificate da ICEA.
I due marchi sulle tagliatelle biologiche ai funghi diLibero Mondoraccontano invece che cosa succede quando l’economia solidale sposa il commercio equo: le farine sono quelle diIris bio, e i funghi -raccolti in Ecuador daSalinas- sempre importati da Libero Mondo.
Dall’America Latina
Dall’Amazzonia per cui ha dato la vita Chico Mendes.Da qui arrivano i frutti per le confetture tropicali diCopoazu e Carambola, prodotte in Perù da Arbio e importate daEquo Mercato.Il partner della centrale d’importazione di Cantù (CO) è un’associazione che lavora “per realizzare una gestione sostenibile di un tratto di foresta amazzonica nei pressi dell’area attraversata dalla Trans Amazzonica, un mastodontico progetto infrastrutturale -racconta Emilio Novati, presidente di Equo Mercato-. L’obiettivo del fondatore, un ingegnere forestale, è promuovere una conservazione riproduttiva della foresta, anche attraverso la produzione di frutti, poi trasformate da cooperative locali”. Oltre alla marmellate, Equo Mercato avvierà nel corso del 2015 anche l’importazione di noci dell’Amazzonia. Una delle materie prime equo solidali che potrebbero essere usate nelle ricette dei biscotti realizzati all’interno del carcere di Bergamo, grazie alla collaborazione avviata con la cooperativa Calimero. “La linea di chiama ‘Dolci sogni liberi’e noi garantiamo loro materie prime equosolidali: questa è la nostra idea di domestic fair trade”.
Dall’America Latina/Italia
Il cioccolato sull’asse Colombia-Campania:un progetto diAltraQualità e Asoprolan, una crema al cioccolato spalmabile prodotta e trasformata fra Colombia e Campania. Racconta David Cambioli, presidente della cooperativa con sede a Ferrara (www.altraq.it), la volontà di “mettere insieme due esperienze che hanno in comune l’idea di un miglioramento delle condizioni di vita attraverso l’economia sociale e la legalità”. Il cacao è prodotto daAsoprolan, una cooperativa colombiana che da parecchi anni opera nell’ambito del fair trade “per convincere gli agricoltori della loro zona ad abbandonare la coltivazione della coca a favore della coltivazione di varietà di cacao di elevata qualità” spiega David. La crema è poi lavorata daNuova Cooperazione Organizzata(NCO, www.ncocooperazione.com), un consorzio di cooperative campane che lavorano su beni confiscati alla camorra e sono attive nella lotta contro la criminalità e per stabilire un clima di legalità sul territorio. La crema spalmabile, che verrà presentata in anteprima a Milano, verrà poi distribuita dall’autunno 2015 nelle botteghe in tutta Italia. 

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