Abbiamo energia rinnovabile ma case colabrodo

L’Italia rimane un paese inefficiente, a partire dal patrimonio edilizio. L’indice Green Economy 2014 elaborato da Fondazione Impresa mette in luce le eccellenze e le zone d’ombra del sistema Italia:se è vero che il 38,6% della produzione di energia elettrica proviene già da fonti rinnovabili, si è fatto poco per il risparmio energetico con appena il 15% delle case nelle classi energetiche più efficienti. Il risparmio energetico certificato con i Titoli di efficienza energetica (Tee) sarebbe pari a 290,3 tep/1000 abitanti; mentre il numero di documentazioni relative alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici corrisponde a 24,1 ogni 1.000 abitanti.
Per quanto riguarda inoltre il patrimonio immobiliare, ben il 55,4% delle unità abitative è stato costruito prima del 1971 e richiede una seria strategia di intervento, mentre oltre un quarto (28,2%), risalente al ventennio tra il 1972 e il 1991, necessita di investimenti in efficientamento. Si aprono quindi grandi opportunità per gli operatori del settore sul fronte della riqualificazione, ma per ottenere risultati significativi in termini di efficienza energetica è importante tenere conto, in fase di progettazione, dell’integrazione tra edificio e impianto. Gli ecobonus per la riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni permettono di affrontare le spese principali per trasformare la propria casa da un colabrodo a un edificio efficiente.