Acqua filtrata: i Nas trovano troppi batteri
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In seguito ad una serie di controlli, i Carabinieri del Nas hanno rilevato una contaminazione batterica troppo elevata nei campioni di acqua del rubinetto filtrata e servita al pubblico in 56 locali di vario tipo, tra ristoranti, osterie e alberghi. I valori riscontrati supererebbero i limiti fissati dal decreto del Ministero della Salute sulla carica batterica.
I test, in particolare, hanno riguardato l’acqua trattata con caraffe filtranti o mineralizzata con appositi apparecchi. I Carabinieri hanno trasmesso i rapporti alle diverse Procure, tra cui quella di Torino dove il sostituo procuratore Raffaele Guariniello ha già aperto, in passato, diverse inchieste sulle caraffe filtranti e i sistemi di filtraggio dell’acqua.
“Riteniamo gravissimo quanto rilevato dai Nas – ha commentato Federconsumatori – Richiediamo che venga fatta un’analisi precisa e puntuale sui macchinari che producono tali effetti, disponendone, se necessario, il ritiro dal mercato e dai locali pubblici nei quali sono in funzione. È opportuno, inoltre, informare adeguatamente i cittadini circa questa vicenda, diffondendo le analisi su tali macchinari, ormai molto diffusi anche all’interno delle case degli italiani. A tale proposito ci attiveremo affinché le case produttrici, qualora i macchinari imputati risultino non a norma, provvedano alla sostituzione dei prodotti acquistati dagli ignari cittadini”.
In seguito a questa vicenda, non ancora conclusa, viene da chiedersi quanto davvero possano essere pericolosi i batteri presenti nell’acqua. Ma senza dubbio rimane l’ipotesi che la manutenzione dei filtri per l’acqua potabile non venga effettuata in maniera corretta. Per guadagnare il gusto neutro e pulito dell’acqua in bottiglia si rischia infatti di peggiorarne la qualità. Il consiglio di base resta quello di lasciar decantare l’acqua potabile per pochi minuti in una caraffa.