Vai al contenuto della pagina

Azionariato popolare per l’accesso alla terra

homepage h2

Un’iniziativa per permettere a molti giovani e benintenzionati di ogni età senza fondi di investimento di tornare a coltivare la terra. Un’azionariato popolare lanciato dalla campagna Accesso alla terra, Campi Aperti e Genuino Clandestino
Nata nel 2010, “Genuino Clandestino” è una rete distribuita su tutto il territorio nazionale, composta da organizzazioni contadine e cittadini “coproduttori”, che si riuniscono nei mercati locali autogestiti, collaborano tra loro nei lavori agricoli e portano avanti campagne e iniziative comuni. Minimo comune denominatore è la lotta per la Terra, intesa come “bene comune” da salvaguardare dagli attacchi delle speculazioni private, il che si traduce in un’opposizione netta alla vendita delle terre pubbliche. Spiccano di conseguenza le iniziative per il ripopolamento delle zone rurali e lo sviluppo di piccole attività contadine a presidio del territorio, della biodiversità e della sovranità alimentare. In quest’ottica è nata anche la campagna “Accesso alla Terra”, mirata a facilitare la nascita di nuove imprese agricole, in particolare di giovani. Il progetto ha cominciato a prendere piede alla fine del 2011 durante l’incontro nazionale di Genuino Clandestino a Bologna ed ha la forma dell’azionariato popolare. Consiste infatti nel raccogliere e mettere a disposizione fondi per consentire anche a chi non ha accesso ai normali canali di finanziamento di costituire una propria azienda agricola. Cristina Tagliavini, dell’associazione bolognese Campi Aperti, ci ha descritto i progressi di questa iniziativa:
“Oggi fare agricoltura su piccola scala, per un’attività che parte da zero, con i costi esorbitanti della terra, del credito e degli investimenti, è diventato impossibile,” spiega Cristina. “E questo vale anche per chi invece di compare i terreni e i fabbricati si accontenta di affittarli. Con Accesso alla Terra diamo l’opportunità, a chi ha qualche soldo da investire, di dare un contributo senza percepire interessi, ma con il beneficio di poter condividere un po’ del cammino e della vita dei produttori. Chi partecipa alla raccolta delle quote potrà in seguito avere anche degli sconti sui prodotti dell’azienda che ne beneficerà”.
Per poter raccogliere il risparmio è indispensabile costituire una cooperativa, e si sa che la sostenibilità economica di un’impresa, anche se basata sul contributo volontario dei soci, non è cosa banale. “Un passaggio importante è informare e costruire una sensibilità,” racconta ancora Cristina “ma in giro abbiamo trovato risposte entusiastiche. La MAG6 (Cooperativa di Mutua Autogestione di Reggio Emilia) ci ha aiutato molto facilitando sia le relazioni nel gruppo che la programmazione della sostenibilità economica.” Cristina prosegue: “Al momento vengono in soccorso iniziative di autofinanziamento e merchandising, come magliette, sporte di tela ecc. In seguito, una volta raggiunte le quote necessarie, sarà sostenuta dall’affitto dei terreni acquistati per darli in gestione ai produttori senza capitali da investire.”Accesso alla terra infatti sta vagliando alcuni progetti per individuarne uno da sostenere con un finanziamento.
Per informazioni o per contribuire con una quota:  www.campiaperti.orginfo@campiaperti.org

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!