Barbara e Giampaolo: una scelta di vita che ha abbracciato la natura, gli animali e la sostenibilità. E che, con la fattoria, l’associazione e la cura dei campi, ha generato valore aggiunto in un territorio che ha tanto bisogno di attenzione e rispetto.
Barbara Cailotto e Giampaolo Tamiozzo facevano tutt’altro prima di avviare la loro società agricola, l’associazione di promozione sociale per le escursioni con gli asini e prima di acquistare un vecchio casolare in parte distrutto da un incendio per poi riportarlo a nuova vita.
Siamo in Veneto, nel Vicentino.
Barbara era segretaria di direzione per una compagnia alberghiera internazionale e Giampaolo era socio in una ditta di trasporti e logistica. Poi, nel 2003, quando Barbara, passeggiando sulle colline di Valdagno, in provincia di Vicenza, ha “incontrato” il cartello “Vendesi” su quel casolare tra i boschi e i prati, ha saputo in cuore suo che aveva trovato quello che stava cercando.
«Era già da un po’ di tempo che pensavamo di cambiare vita, di trasferirci in montagna e dedicarci ad attività a contatto con la natura – spiega Barbara – e dopo tante ricerche, quando sono passata di fianco a questa, che oggi è la nostra casa, che abbiamo ristrutturata con le nostre mani, ho capito che era quello il luogo che ci attendeva».
Così l’hanno acquistata, l’hanno ristrutturata grazie alla conoscenza e competenza di Giampaolo per i lavori di edilizia e muratura e vi si sono trasferiti. Qui hanno avviato la loro attività di accompagnamento dei turisti, famiglie, bambini e adulti, nelle escursioni con gli asini, grazie all’associazione di promozione sociale “Ciuchinando” a cui hanno dato vita.
«Queste attività mi piacciono moltissimo – spiega Giampaolo – e ora affianco il lavoro di muratore a quello con l’associazione e ai lavori agricoli». E poco tempo fa Barbara ha “perso” il lavoro e si è dedicata appieno all’attività in fattoria.
Già, perché, oltre alle certificazioni e alle competenze acquisite per la gestione delle attività con gli asini, Barbara ha avviato anche una società agricola insieme alla figlia, anche lei con la passione per la natura e la terra. «Abbiamo acquistato alcuni campi intorno alla nostra casa e stiamo sistemandoli per coltivare orticole e mele da varietà antiche, che poi trasformeremo in marmellate e succhi freschi, nonché fiori edibili e frutti rossi. Avremo anche le attività didattiche con le api e le arnie, un mondo meraviglioso a cui si deve tanto rispetto» spiega Barbara.
«Stiamo riuscendo nel nostro intento, di ridare vita a questo luogo recuperandone la dimensione veramente di natura e dandogli una vocazione multifunzionale – prosegue Barbara – senza dimenticare mai che non si tratta solo di un lavoro, ma del nostro progetto di vita. E quando pensiamo alle tante persone che vivono forzatamente “ingabbiate” in situazioni faticose, difficili, soffocanti, artificiali, allora capiamo quanto siamo fortunati ma anche quanto questa nostra “fortuna” derivi dalla nostra determinazione».
«Siamo in cammino, letteralmente; abbiamo conosciuto e continuiamo a conoscere tante persone meravigliose, con cui si instaurano anche collaborazioni virtuose. Ed è così, riallacciando relazioni e agendo in reciproco sostegno e aiuto, che si possono fare veramente tanti passi avanti».
