Oltre al TTIP, anche il Ceta rappresenta una minaccia per i diritti di Stati e cittadini: la denuncia arriva dalla campagna Stop Ttip e Ceta, che invita a intensificare la pressione in vista dell’ultimo round.
«La fase finale del processo di approvazione del CETA è appena cominciata! La scorsa settimana a Bratislava i nostri ministri del commercio hanno deciso di far passare l’accordo di libero scambio tra l’UE e il Canada al prossimo summit dell’Unione Europea di Ottobre»: è la denuncia che arriva dalla Campagna StopTtip e StopCeta.
«La nostra protesta è finalmente riuscita a far loro aprire gli occhi sui pericoli connessi al trattato. Ma credono di poter ancora sistemare tutto con qualche tipo di dichiarazione dell’ultimo minuto dal dubbio valore legale. Se i nostri governi dovessero cedere alle pressioni delle lobby, spetterebbe ai Membri del Parlamento Europeo (MEP) la responsabilità di difendere i diritti comunitari dell’Europa. Questo è il motivo per cui dobbiamo intensificare la pressione e dire ai nostri deputati di non farsi ingannare da promesse prive di valore, ma di votare contro il CETA. Sarà uno sforzo enorme, ma non impossibile. Attraverso lo strumento offerto dal CETA CHECK, decine di migliaia di cittadini europei hanno già contattato i loro rappresentanti presso il Parlamento Europeo (MEPs). Insieme ci siamo assicurati che i legislatori e la popolazione fossero informati sui rischi e le minacce contenuti nel CETA. Ad oggi abbiamo già ricevuto risposta da oltre 1200 Parlamentari Europei, rappresentanti la maggior parte dei Paesi membri e di tutti i gruppi politici. Le loro dichiarazioni stanno mettendo in luce i motivi per cui il Parlamento Europeo deve opporsi al CETA. Tuttavia non ci limiteremo solo a questo. Stiamo preparando il passo successivo del CETA CHECK che darà a ogni cittadino europeo la possibilità di fare pressione direttamente sui rappresentanti al Parlamento Europeo, chiedendo loro se voteranno contro il CETA».
«Ricordiamolo: il CETA rappresenta una minaccia e un pericolo come il TTIP. Permetterebbe ad investitori stranieri – incluse 41.000 compagnie USA registrate in Canada – di portare in tribunale l’UE o i singoli stati membri se questi tentassero di difendere i propri cittadini. Il CETA darebbe alle multinazionali Canadesi ed Europee un accesso privilegiato alla manipolazione della legislazione e dei regolamenti della UE. Indebolirà, inoltre, la protezione del consumatore europeo, del nostro ambiente e dei nostri diritti sociali. La nostra pressione ha già avuto come risultato la stagnazione politica del TTIP. Ora, tutti insieme, dobbiamo fare lo stesso contro il CETA. Questo trattato è già stato negoziato e i nostri leader europei sembrano ben decisi a imporcelo, malgrado la resistenza dei cittadini che li hanno eletti. Facciamo in modo che questo non avvenga! Il voto del Parlamento Europeo sul CETA sarà cruciale. Anche se formalmente il trattato deve essere votato da tutti i Parlamenti nazionali, una parte di esso – non sappiamo ancora quale esattamente – verrà applicata provvisoriamente fin da subito. Nel favorire il CETA, i nostri leader hanno deciso di mettersi dalla parte delle lobbies, andando contro gli interessi e la volontà della maggioranza dei loro cittadini. Tuttavia, non hanno tenuto conto dei nostri sentimenti e della nostra determinazione. Ma questo è proprio ciò che può spingere il CETA nel precipizio!».