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Colpo di mano della Lega contro le rinnovabili

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È stato introdotto il rinvio dal 1/1/2014 al 1/1/2015 dell’obbligo di aumento della quota dal 20% al 35% delle fonti rinnovabili per usi termici negli edifici nuovi e ristrutturati. Il Movimento 5 Stelle: così si affossa la green economy
Colpo di mano della Lega contro le rinnovabili, con la maggioranza che le va dietro. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento 4.0.2, proposto dalla Lega e votato a larga maggioranza, al ddl di conversione in legge del Milleproroghe, decreto-legge 30 dicembre 2013. In questo modo è stato introdotto il rinvio dal 1/1/2014 al 1/1/2015 dell’obbligo di aumento della quota dal 20% al 35% delle fonti rinnovabili per usi termici negli edifici nuovi e ristrutturati.
l Coordinamento Free, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, che raggruppa 35 associazioni del settore, ha commentato: “Durante la ‘Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative’ con un colpo di mano il Senato ha prorogato di un anno le scadenze previste dal Decreto 28, aumentando le difficoltà per il settore delle rinnovabili, già tartassato in molti modi, e contraddicendo l’impegno verso l’Europa, assunto con il recepimento della Direttiva europea 27/2012″.
Nell’agone politico si distinguono le critiche del Movimento Cinque Stelle che critica l’affossamento delle rinnovabili da parte della maggioranza. “L’obbligo” si legge in una nota “avrebbe permesso di implementare meglio il concetto di autoconsumo energetico degli edifici, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici, ma sopratutto a stimolare la domanda interna e la ripresa economica favorendo il settore della green economy. Sicuramente, l’approvazione di questo emendamento, che vede la contrarietà del Movimento 5 Stelle, contribuisce a minare il dibattito sul clima e gli obiettivi europei al 2030 in cui il Governo deve rispondere al più presto per chiarire la sua posizione”.

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