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Conoscere le guerre per educare alla pace

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La conoscenza e la comprensione di quello che accade intorno a noi è la prima «arma» per non ripetere gli stessi errori. Ed è fondamentale che i ragazzi possano informarsi sui conflitti in atto e ne capiscano le cause. L’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo si propone come un valido strumento per fornire una visione globale di queste problematiche.
Conoscere le guerre può valorizzare immensamente il concetto di pace; divenire consapevoli della portata della devastazione, ei soprusi, dell’impotenza che travolgono e schiacciano i popoli in guerra permette di comprendere il vero significato del termine “diritti umani”. E ci rende evidente quanto e quando tali diritti fondamentali siano calpestati laddove si spara, si salta in aria e si muore ogni giorno. Per questa ragione diviene sempre più importante e necessario fare in modo che i ragazzi anche e soprattutto a scuola possano informarsi sui conflitti che scuotono il mondo attuale e ne colgano le cause, oltre naturalmente alla tragica portata.
Quello che spesso manca nella programmazione scolastica è uno sguardo critico sull’attualità, un’analisi che aiuti le giovani generazioni a comprendere l’oggi, in tutta la sua complessità. Spesso la necessità di ottemperare al piano formativo e di svolgere il programma, unita alla cronica mancanza di tempo degli insegnanti, porta a trascurare gli argomenti più legati all’attualità.
Ad oggi le guerre in corso sul Pianeta sono trentacinque, dieci le situazioni con livelli di conflitto esasperati. Ma di tutto ciò si sa ben poco e non si esaminano mai le cause che portano al conflitto, mentre sarebbe, questo, un aspetto estremamente importante per allenare il senso critico dei ragazzi. La guerra è sempre una conseguenza di altri eventi e, proprio per questo, è sempre potenzialmente evitabile. Se si lavorasse per eliminare quegli eventi causali, a partire dalle disuguaglianze sociali, i conflitti non ci sarebbero.  Si tratta di un concetto di non poco conto, peraltro per nulla scontato, che si presterebbe a essere approfondito in un dialogo costruttivo tra studenti e docenti. Ma per farlo occorre anche avere a disposizione i giusti strumenti e nemmeno questo è scontato. Di frequente i libri di testo riducono le guerre a un elenco di date e battaglie, di vinti e vincitori e, ancor più di frequente, a essere trattate sono guerre del passato, mentre di quelle che affliggono il presente pochi manuali si occupano e, peraltro, in modo frettoloso.

La consapevolezza entra a scuola

Ma c’è uno strumento che punta a fornire una visione globale di queste problematiche ed è l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, giunto ormai alla sua ottava edizione. «Si tratta di un vero e proprio strumento di cittadinanza attiva, capace di orientare il pensiero e l’azione nella direzione della pace» spiegano Raffaele Crocco e Daniele Bellesi, co-fondatori dell’Associazione 46° Parallelo che cura la redazione e gli aggiornamenti dell’atlante, edito da Terra Nuova.
L’associazione, che oltre a curare l’atlante delle guerre si occupa anche di progetti di cooperazione internazionale, promuove appunto cicli di incontri nelle scuole per illustrare ai bambini e ai ragazzi la situazione dei conflitti nel mondo e per fornire loro elementi con i quali affrontare un’analisi critica delle cause.  «Cerchiamo di ispirarci a situazioni reali e quotidiane con cui i giovani hanno a che fare per far loro meglio comprendere ciò che sta dietro a ogni guerra» spiegano Crocco e Bellesi.

L’associazione 46° Parallelo e l’Atlante

L’  Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo,  nato nel 2009, è il risultato del lavoro organizzato dall’  Associazione 46° Parallelo , nata con lo scopo di informare sui temi legati alla pace e alla guerra. Oggi gestisce anche  progetti di cooperazione internazionale. La pubblicazione, giunta all’  ottava edizione , è un lungo lavoro di raccolta di dati, testimonianze, fotografie e approfondimenti.
Al volume cartaceo si accompagna l’azione quotidiana del portale  www.atlanteguerre.it , costantemente aggiornato e ricco di approfondimenti tematici, foto, video e interviste audio. L’associazione fa anche  attività di teatro: nel 2017 è stato prodotto  Eisbolè , lo spettacolo realizzato dalla compagnia Farm e ispirato all’Atlante. Ci sono poi le mostre: sono cinque quelle realizzate in questi anni, di cui una, dal titolo  No War – No Peace ,  sarà visibile sino al 4 novembre 2018 al MAG (Museo dell’Alto Garda), di Riva del Garda, in Trentino. Gli strumenti che il gruppo impiega sono legati al  mondo dell’informazione : incontri con il pubblico, mostre e documentari.

Aiutaci a educare alla pace

Per dare a tutti la possibilità di sostenere questo importante progetto, Terra Nuova e l’  Associazione 46° Parallelo hanno lanciato un  crowdfunding, che dà la possibilità di  contribuire anche con una cifra simbolica. Tra le ricompense l’Atlante delle Guerre e l’abbonamento a  Terra Nuova , entrambi disponibili anche in digitale tramite la  APP gratuita di Terra Nuova (disponibile per iOs e Android) e comunque accessibile anche da PC.

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