“I custodi del pianeta”, il progetto dedicato ai bambini e alle famiglie
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L’associazione “La grande Via”, fondata dall’epidemiologo Franco Berrino, ha dato il via a un progetto su scala nazionale per riportare i bambini a essere protagonisti attivi della salvaguardia della salute propria e del pianeta.
Restituire ai bambini il contatto ormai desueto con la natura, la capacità di rimanere in silenzio e il diritto a un cibo e a un corpo sano: è questo il nuovo intento de
La Grande Via, l’associazione fondata nel 2015 dall’epidemiologo
Franco Berrino, che diventa dei Piccoli per rivolgersi anche alle nuove generazioni, grazie al sostegno di
Paola Bertagnin Benetton.
«Oggi non sappiamo più come nutrirci, abbiamo disimparato a muoverci e a contemplare le bellezze interiori ed esteriori. Nei rari pomeriggi casalinghi, liberi dalle innumerevoli attività pomeridiane, televisione o videogiochi rapiscono ai bambini gli spazi che una volta erano occupati con la fantasia, con la cura del proprio giardino interiore» spiegano dall’associazione.
E allora La Grande Via dei Piccoli lancia il progetto “I custodi del pianeta” che prevede attività per i più piccoli che si svolgeranno durante l’intero arco dell’anno nelle maggiori città italiane.
Perché creare La Grande Via dei Piccoli
La Grande Via, associazione fondata nel 2015 dall’epidemiologo Franco Berrino, già direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Istituto Tumori di Milano, e dalla giornalista Enrica Bortolazzi, crede che «per rivolgere uno sguardo sano ed equilibrato al domani sia indispensabile provare devozione verso ciò che ci è stato tramandato: dalle generazioni precedenti a livello familiare, dalla storia a livello sociale, dalla Madre Terra a livello di sostentamento».
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Franco Berrino (foto di Cristina Panicali)
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«In qualità di genitori, educatori, parenti, prendiamo coscienza del fatto che i bambini guardano a noi come alle persone che vorranno diventare. La Grande Via dei Piccoli vuole rivolgersi direttamente a loro, per tutelare la loro salute grazie alla trasmissione e all’esempio di uno stile di vita corretto» spiegano dall’associazione.
Quale futuro per i bambini, fra nuove patologie digitali e aumento dell’obesità infantile?
«Specchio dell’alterazione dello stato di salute generale dell’uomo è anche il preoccupante processo di insorgenza di nuove patologie digitali, chiaramente e profondamente connotate da dinamiche ossessivo compulsive simili, per molti aspetti, a quelle connesse all’obesità. Il meccanismo determinante queste nuove patologie – per fare fronte alle quali, nel 2016, è stato aperto presso il Policlinico Gemelli di Roma, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Milano, il Centro Pediatrico Interdipartimentale per la Psicopatologia da Web – è infatti collegato a una dipendenza dallo strumento, similmente a quanto avviene nel caso di dipendenze da cibo, ma anche da sostanze chimiche, sesso, gioco d’azzardo. Quando compiamo alcune attività (come navigare in internet) o assumiamo determinate sostanze (come per esempio zucchero), nell’area tegumentale ventrale del mesencefalo, che fa parte del sistema limbico, si genera un eccitamento delle locali cellule nervose a cui segue il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore, che viene rilevata dal centro cerebrale della ricompensa, o centro del piacere, che a sua volta stimola la corteccia prefrontale, sede dei processi che governano decisioni e azioni, affinché cerchi di replicare quell’esperienza per ottenere la medesima gratificazione».
Questo processo circolare genera, nel tempo, la richiesta di uno stimolo sempre più intenso per mantenere alto il livello di gratificazione: tale meccanismo è chiamato “loop compulsivo” o “loop dopaminergico” e può portare a ricercare ossessivamente un certo tipo di stimolo fino ad assumere un comportamento compulsivo, come la necessità di ingerire cibo, controllare sempre la propria casella e-mail, fare sempre uno stesso videogioco…
Obesità pediatrica in crescita
«Oggi i bambini sono continuamente sollecitati dal mondo digitale del futuro e non conoscono la terra su cui posano i piedi, sorgente del loro passato. Sono preoccupanti i dati sull’obesità pediatrica. I bambini obesi sono circa il 10% (ma negli Stati Uniti sono il 20%). Dal 1975 bambini e adolescenti obesi sono aumentati di dieci volte nel mondo (tre volte in Italia). L’incidenza del sovrappeso in età pediatrica in Europa ha indotto l’OMS a elaborare strategie e programmi che puntano a incoraggiare l’allattamento materno in luogo di quello artificiale, a incrementare il consumo di alimenti salutari, l’attività fisica, la prevenzione prenatale, nella prima infanzia, in età scolare e a indurre le strutture sanitarie pubbliche a particolari attenzioni nel controllo e nella valutazione del peso. Fra i provvedimenti suggeriti agli Stati vi sono misure per ridurre la distribuzione di cibi e bevande ad alto contenuto calorico nelle scuole e l’adozione di interventi fiscali per disincentivare il consumo di bevande con additivi di zucchero e derivati».
In fondo all’articolo è scaricabile il ricettario di Simonetta Barcella “La via del benessere” per preparare colazioni e merende sane e gustose.
Il progetto “I custodi del pianeta”
“Ci state rubando i sogni”: è questa l’accusa che recentemente la sedicenne Greta Thunberg (eletta donna dell’anno 2019 dal governo svedese) ha rivolto ai potenti della politica e dell’economia mondiale. Barack Obama ha dichiarato di appartenere alla prima generazione a subire gli effetti del cambiamento climatico e all’ultima generazione in grado di fare qualcosa per fermare questa catastrofe. In un ristretto arco di anni si sta verificando uno stravolgimento dell’habitat terrestre causato dall’uomo che non ha precedenti nella storia. Tale sconvolgimento comporta un ladrocinio di entità abnorme: il furto della loro “casa” ai bambini dell’umanità.
Un furto che intacca le nuove generazioni nella loro quotidianità a vari livelli. Non si tratta solo del furto dei saggi e millenari equilibri della natura, ma anche del furto del contatto con ciò che di essa rimane: i-pad, televisione, giochi elettronici, cellulari rubano ai bambini i pochi squarci di bellezza che pure hanno la possibilità di spalancarsi nella vita di ogni giorno. A una passeggiata al parco, che può nella sua semplicità portare alla scoperta di piccole meraviglie, si privilegiano ore di sedentarietà sul divano, catturati da luci di schermi che si accendono come soli illusori, a illuminare una vita artificiale, sempre più lontana da quella saggia e terapeutica relazione con Madre Terra, che per millenni ha caratterizzato la vita degli esseri umani e ha garantito la loro sopravvivenza.
I bambini: la salvezza del pianeta
Il progetto de La Grande Via «ha l’ambizioso intento di farsi portavoce dei bambini quali custodi di Madre Terra. I bambini sono piccoli. La loro voce porta nel mondo una saggezza intuitiva con passi leggeri, troppo lievi per essere uditi da adulti sempre più indaffarati e distratti».
«In qualità di genitori, di educatori, di familiari, prendiamo coscienza del fatto che i bambini guardano a noi come alle persone che vorranno diventare: dotati di innata premura ed empatia, questi piccoli maestri sanno intuitivamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato – spiegano da La Grande Via – Vogliamo restituire ai bambini il tempo per poter rimanere soli con se stessi, nel contatto ormai desueto con la natura. Oggi, fin dalla più tenera età, i bambini sono incoraggiati a essere piccoli adulti, logici, ambiziosi, competitivi, desiderosi di vincere, di apparire, quando invece la loro natura più autentica è quella di abitanti del mondo delle fiabe, della fantasia, della meraviglia, senza ansia da prestazione, con attenzione pura e disinteressata al momento presente».
«Il pensiero dominante è violento per tutti, ma sulla delicatezza dei bambini può avere un impatto devastante: l’educazione all’efficienza, alla performance, alla concretezza stronca gli slanci benefici e salutari di vita spirituale, così innati e potenti in questi piccoli grandi maestri, e rende i bambini orfani dell’amore della Terra – spiega Franco Berrino – Nello slancio verso il futuro rispettando il passato risiede l’equilibrio che conduce al benessere e alla salute. Per rivolgere lo sguardo sereno al domani è indispensabile provare devozione verso ciò che ci è stato tramandato: dalle generazioni precedenti a livello familiare, dalla storia a livello sociale, dalla Madre Terra a livello di sostentamento».
SEI UN CUSTODE DEL PIANETA?
Il tuo potere può salvare la Terra
Queste sono le missioni che lo aumentano
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Porto sempre con me una borraccia per evitare di sporcare la Terra con bottiglie di plastica o lattine.
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Faccio la doccia invece del bagno (risparmio fino al 75% di acqua).
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Mentre mi lavo i denti chiudo il rubinetto.
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Spengo sempre la luce quando esco da una stanza in cui non c’è nessuno.
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Uso carta riciclata: per scrivere, per disegnare, per il bagno (per sbiancare la carta si usano inquinanti). Così facendo risparmio alberi.
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Amo la frutta e la verdura di stagione, che cresce vicino alla mia città: i camion che la trasportano percorrono pochi chilometri e inquinano meno e inoltre… è molto più buona!
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Faccio le scale ed evito l’ascensore.
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Non uso le cannucce di plastica (non sono riciclabili, impiegano anni a decomporsi e rimangono nell’aria come microplastica).
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Preferisco i colori pastello ai pennarelli (che sono fatti di plastica e, quando finiscono, inquinano).
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Prima di andare a letto, di sera, spengo le lucine stand-by degli elettrodomestici di casa (anche la piccola lucina rossa che resta accesa consuma elettricità… Parigi ha una intera centrale di energia che serve ad alimentare solo quelle!)