Il commercio equo a Montecitorio
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La Proposta di Legge nazionale sul Commercio Equo e Solidale è stata presentata il 9 maggio scorso dall’On. Duilio e firmata da 65 Parlamentari afferenti a tutti gli schieramenti politici.
La proposta, che ha visto come primo firmatario Lino Duilio, ha raccolto anche l’adesione di altri 65 parlamentari di tutti i gruppi presidenti a Montecitorio (tra loro anche Ermete Realacci primo firmatario, durante la scorsa legislatura, di un progetto di legge sul commercio equo) ed è stata depositato lo scorso 9 maggio.
«Tra gli obiettivi principali della normativa – ha dichiarato durante il seminario il presidente di Agices, Alessandro Franceschini – vanno sottolineate l’esigenza di dare definizioni precise alle nostre attività nella filiera che dai produttori del Sud del mondo arriva fino al consumatore italiano, la conseguente tutela di chi fa Commercio equo da eventuali abusi e infine la promozione delle nostre attività. Il quadro normativo di riferimento è già molto ricco, con 10 Regioni e la Provincia Autonoma di Trento che hanno già legiferato sul Commercio Equo e Solidale e con vari pronunciamenti da parte delle istituzioni europee: una legge nazionale è quindi un punto di arrivo (e anche di partenza) fondamentale per il nostro movimento».
Al seminario hanno preso parte ben 16 parlamentari (di Pd, Pdl e Terzo Polo), che hanno nei loro interventi manifestato l’intenzione di seguire l’iter parlamentare della legge a partire dalla prossima assegnazione alla Commissione attività produttive, commercio e turismo di Montecitorio per puntare a una rapida approvazione della normativa.
Il Commercio equo in Italia oggi registra quasi 82 milioni di euro di fatturato, un forza lavoro “donna” per il 63% e più di 4.800 volontari, le 90 organizzazioni socie di Agices presidiano 15 regioni italiane con circa 250 Botteghe del Mondo e investono in “buona occupazione”, educazione e relazione con i produttori del Sud del Mondo
La Proposta di Legge in fase di stesura ha visto un lungo percorso di collaborazione tra Agices e Fairtrade Italia (il Consorzio che gestisce il marchio di garanzia Fairtrade) per arrivare alla condivisione di un testo che tenga conto della complessità e delle varie declinazioni del Commercio Equo italiano.