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Il conto energia termico

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Solare termico, biomassa, pompe di calore, solar cooling: il Ministro per l’Ambiente ha presentato il nuovo piano di finanziamento per le energie rinnovabili ad uso termico
In arrivo i nuovi incentivi per promuovere interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, da Rimini, a conclusione degli ‘Stati Generali della Green Economy’ a Ecomondo, ha annunciato un finanziamento di 900 milioni annui per l’efficienza energetica a favore di famiglie e pubbliche amministrazioni. Il sostegno è destinato a coprire fino al 40% dell’investimento per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili come il riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e ‘solar cooling’, con l’obiettivo di accelerare anche la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Il ‘Conto Termico’, ha puntualizzato il ministro dell’Ambiente, è riferito “soprattutto a piccoli e medi impianti da 500 chilowatt per il solare termico, e superfici di 700 metri quadri, tarato su famiglie, condomini e piccole imprese ed esclude, di per sé, forme di speculazione finanziaria”. Di fatto, ha spiegato ancora Clini, un intervento,”tarato in maniera tale da consentire il pay-back dell’investimento per gli impianti dalla contribuzione dell’incentivo che viene dato fino al 40% e dal risparmio che si ha dal consumo di gas”.
Oltre a indicare un percorso virtuoso verso la sostenibilità, “abbiamo modellato questi interventi in modo di creare una filiera produttiva nel nostro Paese”, ha argomentato Clini e, “nello stesso tempo, mettere in moto un sistema che, nell’arco di poco tempo, potrebbe sostenersi senza bisogno di incentivi”. Quanto alle risorse, ha concluso il ministro dell’Ambiente, “sono reperite sulla bolletta”.
Vediamo nello specifico per quali operazioni è possibile accedere al nuovo piano di incentivazione in ambito privato:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuovi impianti utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (2 o 5 anni secondo la potenza dell’impianto);
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti con nuovi impianti dotati di generatore di calore alimentato a biomassa (2 o 5 anni secondo la potenza dell’impianto);
c) installazione di collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling (2 o 5 anni secondo la superficie dell’impianto);
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore (2 anni).

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