Il Dalai Lama a Pomaia

Il Dalai Lama è arrivato in Italia, a Pomaia, dove giovedì 12 giugno all’Istituto Lama Tsong Khapa ha tenuto una conferenza stampa. Tenzin Ghyatso ha aperto così gli insegnamenti di sabato e domenica 14 e 15 giugno che si terranno Modigliani Forum a Livorno.

Erano 13 anni che Sua Santità il Dalai Lama non tornava a Pomaia, uno dei centri di studi buddisti di tradizione Mahayana più importanti in Europa, sede della FPMT (Federazione per la preserazione della tradizione Mahayana) e non solo punto di riferimento della comunità buddista ma un luogo aperto. Un luogo che , negli anni, ha mantenuto lo spirito per cui è nato nonostante i cambi generazionali.

Il Dalai Lama ha sottolineato come il buddismo sia ormai praticato e conosciuto in molti parti del mondo e come in particolar modo in occidente abbia avuto un grande sviluppo; non ha mancato comunque di precisare l’importanza per ciascun popolo di rispettare e mantenere le proprie radici.

Ha posto l’attezione sull’importanza del ruolo dei media, i giornalisti devono essere indagatori ed essere un mezzo per la verità , per raccontare agli altri la realtà vera, sincera e non parziale.

In conferenza non sono mancate domande sulla situazione tibetana. Sua Santità ha espresso il desiderio del popolo tibetano che il Tibet possa diventare una regione autonoma e non indipendente.

Il Dalai Lama ha poi affermato come sia assolutamente importante educare le nuove generazioni all’etica e al buon cuore. L’etica di cui parla è un’etica secolare , non legata ad una religione. Mantenere il rispetto per le proprie radici e coltivare il buon cuore è la migliore educazione per le nuove generazioni.  

Il Dalai Lama è un esempio che va oltre la religione. E’ un esempio di umanità, di comprensione che è possibile praticare nella vita di tutti i giorni.