L’idea è venuta al Gas Newroz, gruppo d’acquisto di Pisa: acquistare i formaggi sardi per finanziare una delle zone colpite dall’alluvione. Un esempio da imitare.
Quando hanno visto le immagini del disastro della Sardegna il loro pensiero è andato alla gente che aveva perso tutto, che avrebbe dovuto ricostruire, che avrebbe dovuto trovare il modo per tirare avanti. E allora a Daniela, Rita, Patrizia e gli altri è venuta un’idea per dare un contributo, per piccolo che sia, alla ripresa di quelle zone. Con il loro Gas Newroz hanno deciso di fare un ordine di formaggi sardi per finanziare così una zona della Sardegna molto colpita dall’alluvione. “I nostri soci Gas di origine sarda conoscono la cooperativa sociale di Oliena, dove i pastori della zona conferiscono il latte – spiegano i promotori dell’iniziativa – e allora abbiamo contattato Nino, uno dei responsabili della cooperativa. Oliena e’ stato uno dei Comuni piu’ colpiti dall’alluvione. Ci sono stati tantissimi danni alle infrastrutture, le campagne sono state invase dall’acqua che ha distrutto strade creando cosi’ molte difficolta’ anche per raggiungere il bestiame. Allora abbiamo pensato che una possibilità per aiutare concretamente può essere proporre un ordine di formaggio. Nino ci ha risposto, ci ha fornito i prezzi e ci ha asicurato la spedizione per corriere. Noi ci sentiamo meglio da quando abbiamo parlato con Nino e crediamo che anche per Nino sia così”.
Gli ingredienti di tutti i prodotti sono latte ovino, caglio e sale, la crosta del formaggio è edibile, non viene trattata con nessun prodotto e viene lavata solo con acqua e sale. Le provolette di solito hanno un peso indicativo di 600 grammi, mentre la crema di formaggio è in vasetti di vetro da 300 grammi. Le pezzature sono da 1 quarto, da metà forma e da forma intera. All’incirca un quarto di forma di formaggio pesa 650-700 grammi.
Chiunque fosse a conoscenza di altri produttori locali nelle zone colpite dall’alluvione e volesse segnalarceli, noi accoglieremo tutte le segnalazioni e metteremo nomi e numeri a disposizione dei lattori affinchè ciascuno, se vuole, possa dare un proprio contributo con l’azione diretta e concreta.