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Il negozio dove non si vende ma si regala

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Un negozio dove non si usano soldi, ma si può prendere ciò che serve, condividere esperienze e informarsi. L’interessante iniziativa nata a Bolzano, sospinta dal Movimento delle Transition Towns e dal Movimento per la Decrescita Felice
Sulla vetrina del negozio non c’è il simbolo di Visa o MasterCard. Non si paga con la carta di credito. Non si paga col bancomat. E neppure con le banconote. In questo negozio il portafogli non serve proprio, si può lasciare a casa.
Si chiama Passamano, e si trova a Bolzano in via Rovigo 22 c. A gestirlo c’è un gruppo di volontari che non ricevono compenso e chiedono solo una libera offerta facoltativa per coprire le spese fisse del negozio o di lasciare – se si vuole – qualcosa in cambio del proprio “acquisto”.
Potrebbe sembrare una sorta di negozio dell’usato dove poter portare cose ormai dismesse e che non usiamo più, ma Passamano è un qualcosa di decisamente diverso. Non è solo un luogo dove fare shopping “a scrocco”, ma un progetto nato in seno al movimento delle Transition Towns. Un luogo dove poter socializzare e informarsi, per condividere idee e conoscenze sul consumo consapevole, il riciclaggio e il riutilizzo , ma anche la cucina vegana e vegetariana, l’animalismo, l’eco-architettura, il turismo responsabile e tutti i temi più cari a chi si impegna per costruire ogni giorno un mondo migliore. I suoi locali ospitano anche una biblioteca, una sala riunioni per serate e incontri a tema e un laboratorio condiviso, dove si puó apprendere a creare oggetti di abbigliamento o di design con ció che non ci serve piú o offrire il proprio tempo libero per lavorare come volontario o mettere a disposizione degli altri le proprie abilità e conoscenze.
Il negozio-info point è stato inaugurato sabato e si prefigura come ka sede ufficiale del Movimento per la decrescita felice di Bolzano. Ecco in sintesi cosa è possibile fare a Passamano:
-Puoi prendere ciò che ti serve
-Puoi portare quello che non ti serve più se  pensi che qualcuno lo possa usare
-Gli oggetti non hanno prezzo e si possono prendere e dare senza denaro in cambio
-I volontari non ricevono compenso
-Si può fare un offerta per coprire le spese fisse del negozio (è facoltativa e non è legata all’oggetto che si ritira)
– ci si può informare e utilizzare il negozio come un info-point e luogo di socializzazione.

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