Il rapporto sui conflitti di interesse del governo
homepage h2
europeo e internazionale, è emerso l’orientamento generale di affrontare il problema
del conflitto di interessi non solo attraverso l’applicazione di strumenti sanzionatori
correlati al mancato rispetto di più o meno rigorosi divieti normativi, bensì con un
atteggiamento più pragmatico, che favorisca logiche concrete e a carattere preventivo
piuttosto che su soluzioni astratte ed essenzialmente repressive.
La disciplina italiana e, in particolare, la legge n. 215/2004, risulta, sotto
questo aspetto, non ancora allineata alle proposte risolutive generalmente applicate a
livello europeo e internazionale.
Si richiamano, a tale proposito, le osservazioni formulate dal Collegio nelle
precedenti relazioni al Parlamento (con specifico riguardo alla relazione dello scorso
dicembre 2013), nelle quali si rilevava la necessità di una rivisitazione della legge n.
215/2004, intesa a rafforzare, nel sistema, le misure a carattere preventivo e a fornire
all’Autorità adeguati mezzi di enforcement, diretti ad assicurare un effettivo ed
efficace perseguimento delle finalità assegnate alla normativa in vigore.
Sarebbe, pertanto, auspicabile una riformulazione della nozione di conflitto di
interessi proposta dalla legge n. 215/2004, dando rilevanza, sulla scorta delle soluzioni
accolte a livello internazionale, alla situazione di “pericolo” che contraddistingue il
conflitto rispetto ai reati contro la pubblica amministrazione. D’altronde, il carattere
peculiare del conflitto di interessi è proprio l’ “ontologico” orientamento all’etica
pubblica e la funzione non repressiva (o non soltanto repressiva) degli strumenti di
contrasto generalmente applicati in questa materia”.
enforcement previsti dalla legge in vigore, derivante dall’assenza di efficaci strumenti
coercitivi, ha certamente inciso sulla decisione dell’Autorità di implementare i
protocolli informativi e il proprio ruolo di organo consultivo (cfr. Par. II) e trova una sua
nei confronti del Vice Ministro per le infrastrutture e i trasporti, Vincenzo De Luca,
dichiarato incompatibile dall’Autorità in relazione alla carica di sindaco del comune di
Salerno, la cui situazione di incompatibilità non è stata mai risolta dall’interessato né
dagli organi competenti alla sua rimozione”.