Il ruolo del denaro nella nosta vita

Questa volta parliamo di uomini
di Barry Durdant-Hollamby
cod. EA048 – pp. 195 – € 12.00
(prezzo per gli abbonati € 10.80)

Spendere soldi
Così come il successo, anche il denaro può avere un ruolo molto importante nella nostra vita. Si tratta di qualcosa da usare e da godere; un argomento molto potente di cui discutere che inevitabilmente porta a galla molte questioni per gli uomini. In questo paragrafo si parla dello spendere il denaro. Spendere può darci un sentimento di potere e autorità. Anche quando possediamo molto poco, portare fuori la nostra compagna e comprarle un regalo o offrirle un pasto può darci la sensazione di avere il controllo.

Qualche volta lo facciamo anche se sappiamo che potremmo finire con l’accumulare debiti che potrebbero essere difficili da ripagare (per esempio, “Me ne preoccuperò quando riceverò il conto della carta di credito”). Ironicamente, le ulteriori pressioni che questi debiti ci creano possono alla fine danneggiare ancora di più le nostre relazioni.

Molti di noi nello spendere hanno un modello sbagliato di comportamento che ripetono molte volte, quando sarebbe meglio non farlo affatto. Spendiamo per farci perdonare qualcosa che non abbiamo fatto o che abbiamo fatto sbagliando. E dopo ci sorprendiamo nello scoprire che la nostra vita, invece di migliorare grazie alle nostre iniezioni di denaro, è peggiorata ancora di più.

Come il successo, anche il denaro è diventato uno strumento che usiamo per affermare la nostra autorità nel mondo. uno strumento che dice che siamo qualcuno. Il modo in cui consumiamo e spendiamo i nostri soldi è diventato un’affermazione di chi siamo. “Guardatemi, ho tutti questi soldi: io valgo”. È un’espressione esteriore di qualcosa che desideriamo ardentemente dentro di noi: avere valore per le persone a cui vogliamo bene. Il denaro è diventato uno dei modi in cui ci sbarazziamo del lavoro necessario per raggiungere l’autostima. Se gli altri ci ringraziano per il nostro sostegno economico, quella sarà certamente la prova che ci approvano e che quindi siamo una brava persona.

Il bambino che ha tutto
Ho sempre pensato di essere cresciuto in una famiglia ‘perfetta’. Avevamo una casa enorme con giardino, fantastiche vacanze all’estero, persone di servizio per aiutare a gestire casa, giardino e macchine. Mia madre non andava a lavorare. Mio fratello, le mie due sorelle e io andavamo nelle migliori scuole private. Mio padre lavorava duramente nel suo ufficio, sapevo che lo faceva per noi, la sua famiglia, ma il suo lavoro lo allontanava da noi per tanto tempo. Deve aver passato almeno il cinquanta per cento della sua vita lavorativa viaggiando lontano da casa. ogni volta che tornava portava tantissimi regali per tutti noi. A volte mi sentivo in colpa per tutte i doni che mi venivano dati. Natale e i compleanni ci causavano un vero e proprio imbarazzo per l’abbondanza di regali.

Semplicemente, papà adorava comprarci doni. ora capisco che era il suo modo di dimostrarci il suo amore. Forse di farsi perdonare il fatto che non sapesse abbracciarci e neanche dirci “Ti voglio bene”. Adesso ho cinquant’anni e mi rendo conto che mio padre non ha mai davvero saputo chi fossimo veramente. Mi ha sorpreso la forza della rabbia nascosta dentro di me per tutti questi anni. Solo di recente ho cominciato a esprimerla e a cercare di trasformarla in perdono. Più che altro sento tristezza: verso mio padre, verso la mia famiglia e me stesso per tutto quello che ci siamo persi. È molto comune trovare uomini per cui il solo modo di manifestare il proprio valore alla famiglia è offrire regali stravaganti, vacanze, case o soccorrere i membri della famiglia che sono incappati in difficoltà finanziarie. Poiché la famiglia si abitua a questo comportamento diventa un’abitudine che nessuno è in grado, o desidera, cambiare.

Sebbene spendere possa far stare bene questi uomini per un po’, la sensazione tende ad essere di breve durata e presto essi Cercheranno la prossima occasione di comprare qualcosa a qualcuno. L’acquisto produce un sentimento di approvazione a breve termine che però non durerà e gli eventi continueranno a ripetersi con la stessa modalità. Eppure se provate a chiedere alla famiglia o alla compagna dell’uomo in questione cosa vorrebbero veramente da lui potreste ottenere risposte simili: “una vera conversazione”, “Conoscere i suoi veri sentimenti” o anche “Ricevere un abbraccio qualche volta”.

Il denaro è diventato uno strumento verso cui molti di noi hanno sviluppato una sorta di dipendenza per riuscire a conquistare autostima e valore. Sfortunatamente questi sentimenti hanno la tendenza a durare poco, visto che non possiamo mai essere del tutto contenti di noi quando cerchiamo solo l’approvazione altrui. L’unico modo di essere veramente soddisfatti della vita è trovare quella soddisfazione interiormente. Approvate – e siate contenti di – voi stessi.

Molti uomini dicono che se solo avessero i soldi, la felicità ne conseguirebbe. Il denaro può essere un aiuto meraviglioso e non ho dubbi sul fatto che possa creare una grande felicità, ma questo non è necessariamente vero. La storia è piena di esempi di gente ricca ma infelice. Il denaro deve diventare il nostro strumento, qualcosa che siamo in grado di usare creativamente. Non dobbiamo attribuire la nostra infelicità alla mancanza di denaro. Sono convinto che dobbiamo trovare la felicità adesso, nella vita che abbiamo esattamente così com’è ora, con i soldi o senza soldi…

Testo tratto da pagina 54 e seguenti del libro.