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“L’economia della felicità”, grande successo per l’appuntamento internazionale

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Bellissimo successo per la diciottesima edizione della conferenza internazionale dal titolo “L’economia della felicità”, ache si è tenuta il 29 e 30 settembre 2018 a Prato. Tanti gli ospiti di caratura internazionale, tra cui Helena Norberg-Hodge e Serge Latouche. Terra Nuova era mediapartner.
È stato un intenso weekend di incontri e conferenze dedicato a ripensare e riformulare l’economia, mettendo al centro l’ambiente, la dignità e la salute umana con ospiti di rilievo internazionale come Helena Norberg-Hodge, Serge Latouche e molti altri.
Dopo il successo dell’edizione italiana del 2016, le successive conferenze in Corea, Nuovo Messico e Stati Uniti, nonché la partecipazione all’Economics of Happiness World Forum in Giappone, il progetto nato dal libro di Helena Norberg-Hodge “Ancient Futures” – tradotto in 42 lingue – e il film “Economia della Felicità – uscito in 25 lingue e considerato uno dei più importanti Film for Action al mondo – oggi è diventato un disegno di mobilitazione mondiale.
Promosso dall’Organizzazione Internazionale Local Futures Economics of Happiness, MANITESE Onlus – Firenze e il Movimento per la Decrescita Felice, con la media partnership di Terra Nuova Edizioni, l’obiettivo principale della conferenza e delle giornate di lavoro de l’Economia della Felicità è stato quello di sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo le “verità nascoste” dell’economia globale e incoraggiare lo sviluppo di nuovi approcci d’insieme con riferimento alla crisi ecologica, economica, sociale ed esistenziale. Il focus della due giorni è stato quello di proporre, quindi, un paradigma diverso: concentrarsi sui bisogni umani ed ecologici reali tramite il risveglio dei legami profondi di ogni individuo con le comunità e con la natura attraverso, appunto, una “economia della felicità”.  
Si sono tenuti workshop e la conferenza plenaria, con un ottimo successo di pubblico e grandi plausi per il lavoro che si sta portando avanti.
Tra gli indici economico-sociali della Modernità globalizzata di cui si è discusso:
  • Disuguaglianza sociale: nel 2015, 85 uomini detenevano la ricchezza di 3,5 miliardi di persone cioè della metà della popolazione mondiale (rapporto Oxfam sulla Disuguaglianza 2015); nel 2017, solo 8 uomini detengono la ricchezza di 3,6 miliardi di persone;
  • Global Foot Print: il 1° agosto 2018 si è celebrato il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, il giorno in cui l’umanità ha usato l’intero budget annuale di risorse naturali a sua disposizione. Se tutti gli abitanti della terra consumassero le stesse risorse di australiani o americani, avremmo bisogno di 5 pianeti; per il consumo degli italiani sarebbero necessari 3 pianeti mentre per gli abitanti della Guinea, molto meno di mezzo. (fonte: https://www.overshootday.org/newsroom/press-release-italian/);
  • Infelicità e depressione: sono 200 milioni le persone con problemi di depressione nel mondo con un incremento del 20% secondo l’OMS; 350 milioni soffrono di disturbi legati all’ansia, nevrosi e attacchi di panico. In Italia, l’uso degli ansiolitici è aumentato dell’8% nell’ultimo anno;
  • Cambiamento climatico: l’Intergovernmental Panel On Climate Change (IPCC), V Report 2013, ha ancora una volta confermato che il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico è determinato dall’attività industriale degli ultimi 60 anni. I gas serra sono aumentati del 40% dal 1990 al 2016. Il tasso di crescita di CO2 negli ultimi 70 anni è aumentato di 1000 volte rispetto ai dati registrati nell’ultima era glaciale.

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