Vai al contenuto della pagina

La corrente? Dalla pipì

homepage h2

Un generatore di elettricità a urina da utilizzare specialmente nei paesi poveri dove l’accesso alle infrastrutture è spesso un problema insormontabile. E’ questa l’idea dalla quale sono partite 4 giovani ragazze africane approdate al  Maker Faire Africa.
Un generatore di elettricità a urina da utilizzare specialmente nei paesi poveri dove l’accesso alle infrastrutture è spesso un problema insormontabile. E’ questa l’idea dalla quale sono partite 4 giovani ragazze africane (Duro-Aina Adebola, Akindele Abiola , Faleke Oluwatoyin e Bello Eniola, tutte tra i 14 e i 15 anni) che al Maker Faire Africa , manifestazione incentrata su idee innovative che si è tenuta nella città di Lagos in Nigeria, hanno presentato uno speciale generatore in grado di trasformare l’urina umana in energia elettrica (nel dettaglio, 1 litro di urina può assicurare fino a 6 ore di elettricità). Riciclare i residui che il nostro corpo produce: un’idea che a prima lettura potrebbe sembrare alquanto strana ma che al contrario è stata concretizzata in un generatore che ha già dimostrato di poter funzionare (sebbene non ancora in maniera efficiente, e qua c’è ancora tanto da lavorare).
L’urina finisce dentro una cella elettrolitica in grado estrarre l’idrogeno dalla urea (uno dei componenti principali dell’urina umana) che viene poi purificato con un apposito filtro (a base di borace liquido che consente di rimuovere l’umidità dal gas) e convogliato nel generatore. Da qua la produzione di energia elettrica.
Restano ancora molti i problemi da risolvere. In primo luogo quello relativo alla sicurezza del generatore e quello igienico vista la materia prima realizzata e la possibilità del proliferare di batteri.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!