La meditazione trasforma anche il corpo
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La ricerca, svoltasi presso l’Istituto di Ricerca Biomedica di Barcellona, si è concentrata su alcuni soggetti che praticavano per un giorno pratiche di consapevolezza (mindfullness), confrontati con un altro gruppo che svolgeva attività tranquille ma non meditative. Secondo la ricerca dopo otto ore di pratica della meditazione, gli appartenenti al primo gruppo hanno mostrato una serie di differenze genetiche e molecolari, tra cui anche i livelli alterati del meccanismo che regola i geni e ridotti livelli di geni pro-infiammatori, che a loro volta sono correlati con recupero fisico più veloce da una situazione stressante.
La dott.ssa Kaliman, capofila del progetto, ha messo l’accento sui cambiamenti osservati su quelli stessi geni che sono gli attuali bersagli dei farmaci antinfiammatori e analgesici.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Psychoneuroendocrinology e mostrano una sottoregolazione dei geni coinvolti nel processo infiammatorio. Una regolazione del sistema endocrino atto a garantire l’equilibrio tra l’esposizione a un ormone e la risposta. i ricercatori hanno anche scoperto che la misura in cui alcuni di questi geni sono stati smorzati è stata associata con il recupero più veloce dopo un test che comportava uno stress sociale.
Al basale, sottolineano i ricercatori, non vi era differenza nei geni dei partecipanti appartenenti ai due gruppi: la differenziazione è avvenuta dopo la pratica della meditazione, ma solo nel gruppo che aveva meditato, e non nel gruppo di controllo.
La scoperta davvero interessante evidenzia che i nostri geni sono dinamici nella loro espressione e lo stato di calma della nostra mente indotto dalla meditazione può influenzare il loro sviluppo.