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La Norvegia taglia i fondi alla deforestazione

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Il fondo pensionistico governativo norvegese, il Norwegian Government Pension Fund Global (GPFG), ha deciso di disinvestire da 23 società asiatiche colpevoli di distruggere le foreste.
Il fondo pensionistico governativo norvegese, il Norwegian Government Pension Fund Global (GPFG), uno dei più grandi al mondo con asset pari ad un valore di oltre 710 miliardi di dollari, ha inserito nella propria black-list le imprese coinvolte nella produzione di olio di palma. Si tratta di 23 aziende, tutte con sede in Asia, dalle quali il comitato etico ha deciso di disinvestire, cedendo tutte le partecipazioni finora detenute. Ad esse, la Norvegia contesta una compartecipazione al disboscamento delle foreste tropicali primarie. Tutto ciò è stato inserito nel rapporto annuale 2012 del Fondo.
Già da qualche anno il fondo ha attuato una diminuzione progressiva dei propri investimenti nelle imprese che si considera abbiano un impatto negativo sulle foreste asiatiche, passando dai 14,4 miliardi di dollari del 2011 ai 13,2 miliardi dello scorso anno. In questo modo, i responsabili del sovereign fund vanno di fatto incontro alle richieste di numerose associazioni ambientaliste. Su tutte il gruppo Rainforest Foundation, che a lungo ha accusato il Paese scandinavo di praticare un doppio gioco: sovvenzionando cioè da un lato il rimboscamento ma, al contempo, sostenendo le aziende che contribuiscono alla deforestazione.
 

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