Per quanto disturbo possano dare alle popolazioni migratorie, le pale eoliche sono meno pericolose dei grattacieli. Uno studio americano rilanciato dall’Anev sminuisce il loro impatto effettivo sull’avifauna
Per alcuni anni le ragioni dell’energia eolica sono state contrapposte a quella della tutela dei volatili. Che le pale eoliche possano danneggiare seriamente l’avifauna è un fatto dibattuto che crea divisioni e imbarazzo anche all’interno del mondo ambientalista. Ma uno studio potrebbe dar ragione ai sostenitori dell’energia dal vento. Secondo una nuova ricerca scientifica rilanciata immediatamente dall’Associazione nazionale energia del vento (Anev) le collisioni con le superfici dei palazzi sarebbero ben più pericolose, uccidendo nei soli Stati uniti fino a un miliardo di uccelli all’anno. Lo studio si chiama “Bird–building collisions in the United States: Estimates of annual mortality and species vulnerability” ed è stato pubblicato da The Condor, il giornale della Cooper Ornithological Society. Gli scienziati parlano di un’irrilevanza delle pale eoliche sui tassi di mortalità degli uccelli. Nello studio un team di ricercatori della Migratory Bird Center dello Smithsonian Conservation Biology Institute, della Divisione uccelli migratori dell’ U.S. Fish and Wildlife Service e dell’ Oklahoma State University scrive che «le collisioni con gli edifici, in particolare contro le vetrate, rappresentano una minaccia antropogenica importante per gli uccelli e si stima che causino la morte tra 100 milioni e un miliardo di uccelli all’anno».
Lo studio si basa su più di 92.000 morti registrate con dei campionamenti effettuati prevalentemente durante la stagione migratoria e nella parte orientale degli Stati Uniti. Secondo l’Anev questo dimostra «Quanto sia infondata l’idea che le turbine eoliche comportino un notevole impatto sulla conservazione delle specie ornitiche. Difatti, riportando i risultati ottenuti da numerose pubblicazioni scientifiche, risulta evidente quanto i tassi di mortalità avifaunistica dovuti agli impatti con le turbine eoliche siano insignificanti rispetto alle principali cause di mortalità che sono gli impatti con i veicoli, i gatti, le linee dell’alta tensione e soprattutto gli impatti con le finestre degli edifici».
L’associazione italiana dell’eolico fa notare che è per ridurre le collisioni dell’avifauna con edifici e case che «molte città e stati americani, come San Francisco e il Minnesota, hanno adottato standard di costruzione che promuovano la sicurezza degli uccelli».
Fonte: www.greenreport.it