Le playstation e gli sprechi energetici
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Uno degli sprechi duri a morire è quello relativo allo stand by, su cui è necessario sensibilizzare i più giovani, a cominciare dall’uso di playstation, che spopola tra le giovani generazioni e non solo.
Le console di Sony, Microsoft e Nintendo a quanto pare consumano molta energia. Non tanto quando vengono usate, ma proprio quando non sono utilizzate e restano inattive, ma attaccate alla rete. Un risultato conclamato da uno studio della Carnegie Mellon University, che ha confrontato le modalità di consumo degli adolescenti americani.
Secondo i ricercatori la quota di energia consumata quando l’apparecchio non è uso è di circa il 70%, con uno spreco energetico complessivo su base annua vicino ai 12 TWh (Terawatt/ora).
Il paradosso diventa particolarmente evidente con l’uso della Playstation 3 della Sony: 4100 Gwh consumati nella modalità inattiva, contro gli “appena” 890 Gwh con lo strumento in piena funzione. Con lo spegnimento automatico dopo un’ora di inattività la play station potrebbe risparmiare molta energia.
Intanto ci arriva la spiacevole notizia che l’Italia è il paese nell’area Ocse con la crescita più alta dei prodotti energetici. La crescita per l’Italia è stata nel settore del 15,6% (+8,5% nell’area euro). Alle spalle dell’Italia ci sono Turchia (+14,2%) e Estonia (+13,4%); in controtendenza la Norvegia con un -14% dei prezzi rispetto a marzo 2011. Per gli italiani e tutti i giovani dipendenti dalle playstation un motivo in più per cercare di risparmiare.